Menzogne sulla Meloni, che schifo: “Repubblica” non si accorge della rettifica del pentito

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Giorgia Meloni torna sulle menzogne contro lei e Fratelli d’Italia. “Guarda un po’ cosa riporta il quotidiano Latina Oggi. L’attendibilissimo pentito dello scoop di Repubblica secondo il quale avrei consegnato 35 mila euro in una busta del pane a un clan di rom aveva rettificato le accuse nei confronti miei e di Fdi già molto tempo fa. È negli stessi atti utilizzati da Repubblica per gettare fango su di noi. Ma evidentemente quella parte dei verbali non era piaciuta a chi doveva costruire accuse fondate sul nulla per attaccare l’unica forza di opposizione della Nazione. Che sorta di giornalismo è questo? Nessuno si vergogna per questo squallore?”.

Meloni: credono di fermarci così? Non ci fermeranno

Lo scrive su Facebook Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia. “Qualcuno pensa di fermare l’unico partito di opposizione diffondendo falsità? Significa che siamo sulla strada giusta. Non ci fermeranno”, aggiunge la Meloni. Prosegue la solidarietà alla leader di tutto il centrodestra (ma non della sinistra). E ancora fango da sinistra contro esponenti del centrodestra. “Ridicoli schizzi di fango sfiorano in queste ore Stefano Caldoro per una vicenda antica di cui si era persa traccia e memoria. Chiunque in questi ultimi 30 anni ha conosciuto l’ex governatore della Campania potrà giurare sulla sua correttezza e sulla sua onestà”. Lo dichiara Amedeo Laboccetta, presidente dell’associazione Polo Sud ed ex deputato.

Laboccetta: è ripartita la macchina del fango contro la destra

“Da qualche tempo – aggiunge Laboccetta – è ripartito quel sistema ben descritto da Palamara nel suo libro con Sallusti, verso gli uomini e le donne del centrodestra. Vedi Berlusconi, Meloni, e ora anche il mite Caldoro. Il sistema ne ha per tutti. E non fa sconti”. Secondo Laboccetta, “fino a quando la politica non riconquisterà il suo primato si andrà avanti così. Mi auguro, che prima o poi, il Parlamento abbia uno scatto di reni per inserire anche la giustizia tra le sue priorità”. In effetti sarebbe ora di riformare la magistratura.

Come mai “Repubblica” aveva i verbali segreti? Chi glieli ha dati?

Ma la vera domanda è un’altra. “Mi auguro che il senatore del Pd Mirabelli voglia sapere quanto noi come il quotidiano La Repubblica fosse in possesso di un verbale segreto, che poi viene così impunemente dato in pasto a tutti e utilizzato per attaccare il leader dell’unica opposizione in Parlamento. Bene oggi Giorgia Meloni, rispondendo alle infamanti e false accuse contenute in un articolo pubblicato da La Repubblica, che non ci faremo intimidire”. Lo afferma il deputato sardo di Fdi Salvatore Deidda.