Metrebus, dal primo luglio le nuove tariffe: grazie a Ghera il bit resterà a 1,5 euro

Cambia il volto delle tariffe del trasporto pubblico locale, ma con un occhio di riguardo ai residenti e alle fasce più deboli. A partire dal 1° luglio 2025, entreranno in vigore le nuove tariffe Metrebus per Roma e Lazio, in un aggiornamento atteso da oltre un decennio: l’ultimo risale infatti al 2012. Una revisione resa necessaria dalla ripresa ancora parziale della domanda post-Covid, ma calibrata per non gravare sui cittadini che utilizzano quotidianamente bus, metro e treni regionali. La delibera di Giunta regionale, approvata su proposta dell’assessore alla Mobilità e Trasporti Fabrizio Ghera a febbraio, segna una svolta importante nella politica tariffaria, introducendo aumenti selettivi e accompagnandoli con un incremento significativo dei fondi destinati a Roma Capitale: 252 milioni di euro per il solo TPL, un valore mai raggiunto finora. Roma Capitale nei mesi successivi aveva chiesto di aumentare il ticket di Roma, sostanzialmente per aumentare le casse di Atac, ma la Regione, tramite l’assessore Ghera ha deciso di lasciare invariato a 1,50 euro il biglietto integrato a tempo.
BIT invariato a 1,50 euro: “Scelta di equità sociale”
Nonostante le nuove tariffe, il BIT (Biglietto Integrato a Tempo) – il più utilizzato dai cittadini romani, quindi, rimarrà fermo a 1,50 euro, così come gli abbonamenti annuali non subiranno variazioni. Una decisione che, secondo l’assessore Ghera, nasce dalla volontà di tutelare i pendolari e le fasce sociali più vulnerabili. “Abbiamo scelto di non toccare il BIT per chi si sposta quotidianamente in città. Gli aumenti interesseranno invece i titoli usati prevalentemente da turisti e utenti non abituali”, ha spiegato Ghera.

Metrebus Roma: aumenti per biglietti turistici e settimanali
Ad essere ritoccati al rialzo sono soprattutto i titoli a validità estesa, destinati a turisti o a chi resta in città per pochi giorni. Gli aumenti restano contenuti e proporzionati, tenendo conto delle esigenze di bilancio e della necessità di garantire la sostenibilità del servizio.
Ecco nel dettaglio le nuove tariffe in vigore dal 1° luglio 2025:
Roma 24h: da 7,00 € a 8,50 €
Roma 48h: da 12,50 € a 15,00 €
Roma 72h: da 18,00 € a 22,00 €
CIS – 7 giorni: da 24,00 € a 29,00 €
Metrebus Lazio: aumenti differenziati per zona
L’adeguamento tariffario interesserà anche il sistema Metrebus Lazio, con incrementi graduati in base alle zone di percorrenza. In particolare, i titoli come il BIRG (Biglietto Integrato Regionale Giornaliero), il BTR (Biglietto Turistico Regionale) e la CIRS (Carta Integrata Regionale Settimanale) subiranno rialzi che variano a seconda del numero di zone acquistate.
Esempi di nuove tariffe BIRG:
1 Zona: da 3,30 € a 4,00 €
3 Zone: da 8,00 € a 9,50 €
6/7 Zone: da 14,00 € a 16,50 €
BTR (3 giorni):
2 Zone: da 16,50 € a 20,00 €
5 Zone: da 33,70 € a 40,00 €
CIRS (settimanale):
1 Zona: da 13,50 € a 16,50 €
6/7 Zone: da 61,50 € a 70,00 €
Un aumento più contenuto è previsto per le tratte più lunghe, per evitare di penalizzare i pendolari che ogni giorno si spostano da zone periferiche verso il centro urbano.
Validità e sostituzione dei vecchi titoli
I titoli acquistati fino al 30 giugno 2025 restano validi fino al 31 ottobre 2025 e potranno essere sostituiti fino al 31 dicembre 2025. Una finestra utile per smaltire le scorte e agevolare la transizione.
Tariffe differenziate per residenti
La Regione ha già annunciato uno studio di fattibilità per introdurre, dal 2026, un sistema tariffario differenziato tra residenti e non residenti, con particolare attenzione alla specificità di Roma Capitale. Un possibile passo avanti per riequilibrare il rapporto tra costi e utilizzo del servizio da parte dei visitatori, spesso concentrati in alcune zone della città.
Fondi e sostenibilità
A fronte degli adeguamenti tariffari, la Regione Lazio ha aumentato sensibilmente i trasferimenti per il trasporto pubblico, con un record di 262 milioni di euro per Roma Capitale (252 per TPL urbano e 10 per la linea ferroviaria Roma-Giardinetti).
Questo incremento è frutto anche del riutilizzo dell’avanzo di gestione 2023-2024, con un approccio prudenziale nella formulazione del bilancio 2025-2027 che tiene conto dei criteri del Fondo Nazionale Trasporti (FNT).
Il FNT, assegnato alle Regioni sulla base di costi standard e livelli di servizio, continuerà a garantire una clausola di salvaguardia: nessuna Regione potrà ricevere meno di quanto ottenuto nel 2020, al netto delle variazioni ferroviarie.
Un sistema in equilibrio tra qualità del servizio e giustizia sociale
L’adeguamento tariffario 2025 rappresenta un tentativo di equilibrio tra esigenze di sostenibilità finanziaria, qualità del servizio e tutela dei cittadini. Aumentano i biglietti per i turisti, restano invariati quelli per i romani. Si rafforzano i fondi per Roma e il trasporto regionale, e si pongono le basi per una riforma più strutturale nel 2026. La sfida, ora, sarà quella di monitorare l’impatto delle nuove tariffe e accompagnare i cambiamenti con una comunicazione trasparente e un servizio all’altezza delle aspettative. Perché la mobilità sostenibile passa anche dalla fiducia degli utenti.