Metro B ancora in panne. Dopo il venerdì nero di ieri

Foto Roma Today. Dopo il venerdì nero di ieri, là metro B è ancora in panne. Per un guasto tecnico, che ha interrotto la linea tra San Paolo Basilica e Monti Tiburtini. E tra San Paolo e Jonio. Con i pendolari che si sono dovuti letteralmente gettare sulle navette sovraffollate. Quasi uno sull’altro, alla faccia del divieto di assembramenti. E della capacità limitata al 50% sui mezzi pubblici. Magari poi, sono gli stessi che per mangiare una pizza la sera devono cenare all’aperto rischiando davvero la polmonite. Perché in questo caso, stare vicini diventa pericoloso. E bisogna rientrare alle 22 come Cenerentola. In ogni caso, i disservizi di ieri su questa tratta non sono ancora stati risolti. Anche se la festività del primo maggio ha reso meno drammatica la situazione. Visto che la metro B è utilizzata soprattutto per recarsi e tornare dal lavoro. Ma certamente le difficoltà nell’intervenire con la giusta urgenza e nel disporre un servizio sostitutivo adeguato, non sono passate inosservate. Così il sito Odissea Quotidiana, sempre attento alle questioni inerenti il trasporto, ha messo il dito nella piaga. Denunciando anche i tanti soldi disponibili, messi in campo dal governo. Ma delle gare, neppure l’ombra.

Metro B, ancora un guasto questa mattina. E utenti inferociti in rete

Il guasto della metro non si trova

Sembra sia particolarmente difficile individuare il luogo esatto dove è avvenuto il guasto di ieri. Che ha paralizzato la metro B, e creato grandissimi disservizi agli utenti inferociti. E secondo il sito Odissea Quotidiana, non si può solo invocare la mala sorte. Perché ci sarebbero molto soldi disponibili, per aggiornare i sottoservizi. E permettere una facile mappatura in caso di guasto. Cifre che però l’amministrazione capitolina non avrebbe mai speso.“ È da ormai 24 ore che la linea B della metropolitana è interrotta nelle tratte Basilica San Paolo-Monti Tiburtini e Basilica San Paolo-Jonio. Sul campo viaggiano la navette sostitutive, naturalmente sovraffollate all’inverosimile. Con buona pace del 50% di riempimento e del distanziamento sociale.

Sul tavolo, è bene ricordare, ci sono dal 2019 ben 425 milioni del Ministero pronti ad essere spesi. Ma che l’Amministrazione non riesce ad impegnare nelle gare. Tra le varie lavorazioni ci sarebbe l’aggiornamento dei sottosistemi di sicurezza, che garantiscono il monitoraggio in tempo reale dello stato della linea.

Insomma questo lungo blocco si sarebbe potuto benissimo evitare se sulla metropolitana si fosse disposto l’aggiornamento degli interruttori e dei sensori di monitoraggio. Che avrebbero consentito di individuare il problema e risolverlo nottetempo – conclude il blog -. Ecco, magari l’assessore Calabrese (che non possiamo taggare perchè ci ha bloccati), dovrebbe rispondere con serietà su queste domande. Anziché cercare di difendere la colata di bitume sul lungotevere che i consiglieri grillini definiscono una “grande opera”.