Metro C, lavori infiniti. E la stazione di Piazza Venezia slitta a dopo il Giubileo

Il cantiere della metro C sembra davvero infinito. Almeno nella tratta più centrale della città, quella ovviamente dove le difficoltà sono maggiori. Per la presenza dei reperti archeologici, innanzitutto. Ma anche per la necessità di ricollocare utenze e sottoservizi, compito ugualmente lungo e delicato. Così, la data del Giubileo 2025 per l’apertura della stazione a Piazza Venezia sembra definitivamente tramontata. Mentre se andrà bene, a fine 2024 aprirà quella del Colosseo. Che la Raggi aveva promesso di realizzare entro il 2021.

Per velocizzare – si fa per dire – il tutto, il governo già da un po’ sta ricorrendo ai commissari straordinari. Esperti nominati direttamente dall’esecutivo, con poteri speciali, modello ‘Ponte Morandi’ a Genova. Capaci di abbreviare le procedure, e di sveltire le varie fasi esecutive dell’opera. Che ha raggiunto un costo monstre, oltre 350 milioni a chilometro. Cifre impossibili per il Comune, senza un robusto intervento dello Stato. Che però oltre a mettere i soldi, vuole anche giustamente controllare. Così il commissariamento prima se l’è beccato la Raggi, e adesso anche Gualtieri. Anche se in entrambi i casi, il Campidoglio ha espresso ufficialmente soddisfazione per l’attenzione riservata alla città dall’esecutivo. Che però pensando male, potrebbe anche suonare come una clamorosa bocciatura.

Arriva un nuovo commissario per la Metro C. È il terzo in appena due anni

La stazione metro C in piazza Venezia non sarà pronta per il Giubileo. Il bagno di realtà arriva dal nuovo commissario straordinario che guiderà i lavori della terza linea metropolitana di Roma e le nuove quattro tranvie di Roma (Tva, Togliatti, Verano-Tiburtina, Termini-Tor Vergata), l’architetta Maria Lucia Conti. Prende il posto di Virginio Di Giambattista, ex direttore generale del ministero dei Trasporti che a sua volta lo scorso novembre aveva sostituito Maurizio Gentile, ex ad di Rete ferroviaria italiana (Rfi).

Nel corso di un’audizione alla commissione Trasporti alla Camera Conti traccia un cronoprogramma di massima per quel che riguarda il tratto Fori Imperiali-Venezia. “È stata chiusa la conferenza dei servizi – spiega -. Ed è pronta la reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio e in questi giorni si andrà in pubblicazione. Così possiamo procedere con la pubblicazione del definitivo velocemente. Ora serve una verifica dell’ottemperanza della Via (Valutazione di impatto ambientale) perché è una Via vecchia, anche se fortunatamente senza scadenze”.

I tempi dimezzati del commissario straordinario consentiranno di accelerare il tutto. “A fine 2022 potremo attivare la progettazione esecutiva e, nel contempo, visto il potere che ha il commissario, si può disporre l’esecutivo per stralci” prosegue ancora Conti. “Potremmo accelerare le attività propedeutiche al cantiere vero e proprio come lo spostamento dei sottoservizi, che di solito è un’attività molto lunga a Roma, e quindi avere una sede del cantiere compatibile con il Giubileo 2025”. La stazione Venezia però non sarà pronta per l’Anno Santo. “Non ce la faremo ad avere la stazione fruibile per il Giubileo. A fine 2024, però, il cantiere sarà in sicurezza”.