Metro C, salta l’inaugurazione della tratta San Giovanni-Colosseo: “I ritardi non sorprendono più”

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Slitta ancora l’apertura della tratta San Giovanni-Colosseo della Metro C, tutto rimandato a fine 2025. Ancora brutte notizie per i tanti utenti del trasporto pubblico romano che da anni aspettano l’apertura della tratta più attesa della metropolitana. L’inaugurazione del tratto tra San Giovanni e Colosseo, prevista inizialmente per settembre, è stata ufficialmente rinviata alla fine del 2025. A determinare il nuovo stop sono stati alcuni problemi emersi nei test di sicurezza condotti dal contraente generale, che hanno reso necessario un prolungamento dei collaudi fino al 22 settembre prossimo. Il rinvio si ripercuote su tutta la tabella di marcia prevista da Atac e ANSFISA, responsabili rispettivamente del pre-esercizio e della vigilanza sulla sicurezza dell’impianto. Questo significa che l’apertura al pubblico della tratta T3, che dovrebbe collegare finalmente la linea C alla linea B attraverso l’interconnessione con la stazione Colosseo, non avverrà prima di novembre o dicembre.

“I ritardi non sorprendono più”

“II ritardi della Metro C non sorprendono più nessuno – commenta Andrea Castano da Odissea quotidiana  – nel tempo ci siamo abituati a vedere annunci e promesse su date di completamento che, puntualmente, vengono disattese. È diventata quasi una consuetudine vedere slittamenti e rinvii, tanto che ormai l’aspettativa è più che altro quella di ulteriori ritardi piuttosto che di un rispetto dei tempi previsti. Purtroppo, questa situazione era in parte già prevista da molti osservatori e cittadini, e non ha fatto altro che confermare le preoccupazioni iniziali”

Metro C continuerà a funzionare a orario ridotto

Intanto, la Metro C continuerà a funzionare a orario ridotto, con l’ultima corsa da Pantano alle 20:30 e l’ultima da San Giovanni alle 21. Una misura che sarà mantenuta per tutta l’estate, salvo alcune giornate di apertura straordinaria, mentre si continuerà con i test di verifica e messa in sicurezza dell’intera linea. È inoltre previsto un calendario di chiusure totali, che verrà comunicato progressivamente da Atac, lasciando comunque i pendolari in una condizione di forte incertezza. Una doccia fredda quindi, soprattutto per chi ogni giorno si affida alla linea per raggiungere il centro città da Torrenova, Torre Angela, Alessandrino e Malatesta. Ma anche un segnale d’allarme in vista del Giubileo 2025, per cui il Comune e il governo avevano scommesso su un potenziamento del trasporto pubblico che, almeno su questo fronte, sta mostrando tutte le sue fragilità.

San Giovanni-Colosseo tassello fondamentale per la mobilità

L’apertura della tratta San Giovanni-Colosseo avrebbe rappresentato un tassello fondamentale per la mobilità integrata di Roma, grazie alla connessione tra Metro B (alla stazione Colosseo) e Metro C. Un’infrastruttura chiave pensata per alleggerire il carico su Termini e per offrire una valida alternativa al traffico privato, in particolare nel quadrante sud-est della Capitale. Con questo rinvio, però, sfuma l’obiettivo di avere l’interscambio attivo entro la fine dell’anno giubilare, un impegno più volte annunciato e che ora rischia seriamente di non essere mantenuto. 

Serie infinita di rinvii

Diventata, negli anni, simbolo dei ritardi infrastrutturali di Roma, la metro C ha subito una serie infinita di rinvii, rallentamenti e controversie tra imprese, Comune e governo centrale. Attualmente, la linea è attiva da Pantano fino a San Giovanni, ma il collegamento con il centro storico, che dovrebbe passare per le stazioni Colosseo, Venezia e Clodio-Mazzini, è ancora lontano dalla sua piena realizzazione. Il tratto San Giovanni-Colosseo, detto anche tratta T3, è lungo appena 2,6 chilometri, ma rappresenta uno dei segmenti più complessi dell’intera linea, anche per la sua collocazione nel cuore archeologico della città. I lavori, infatti, hanno richiesto lunghi scavi sotterranei, messa in sicurezza dei reperti e una progettazione altamente delicata per non interferire con le strutture storiche circostanti.

Tempi e disagi

Resta da capire se, a questo punto, il Comune di Roma come riuscirà a garantire l’apertura a fine anno. Un obiettivo che oggi sembra essere più un auspicio che una certezza. Intanto, per i romani, l’attesa continua e con essa, i disagi quotidiani, le corse anticipate, le navette sostitutive e la sensazione diffusa che la Capitale, almeno sul fronte della mobilità, faccia un passo avanti e due indietro.