Metro di Roma, telecamere termiche per evitare incidenti: sicurezza migliorata? I passeggeri restano scettici

Roma linea metro A

Alla stazione Lepanto della linea metro A di Roma prende il via la sperimentazione delle nuove telecamere termiche, progettate per rilevare cadute sui binari e migliorare la gestione del flusso di passeggeri. Grazie alla tecnologia a infrarossi, questi dispositivi saranno in grado di funzionare anche in condizioni di scarsa visibilità, garantendo un monitoraggio costante e consentendo interventi tempestivi in caso di emergenza.

L’obiettivo è quello di aumentare la sicurezza e ridurre i rischi per i viaggiatori, ma tra i passeggeri c’è chi si chiede se questa sia davvero la soluzione più efficace o se sarebbero servite misure diverse e più incisive per migliorare il servizio.

Telecamere termiche sulla metro A: la reazione dei passeggeri

L’introduzione delle termocamere ha sollevato un dibattito tra gli utenti abituali della metro. “Anche i pannelli di plexiglas sul ciglio della banchina, forse, non sarebbero una cattiva idea per impedire incidenti o gesti sconsiderati”, suggerisce un passeggero. Se da un lato l’idea di un sistema in grado di prevenire incidenti è accolta positivamente, dall’altro molti si domandano: perché non pensare anche a un deterrente contro i borseggiatori?

Il problema dei furti nelle stazioni della metro è ben noto, con numerose segnalazioni ogni giorno da parte dei viaggiatori. “Ma un deterrente per i borseggiatori no?”, commenta un utente, evidenziando come la questione dei furti continui a essere sottovalutata. I loro volti sono già su tutti i social e continuano a ‘lavorare’ indisturbati, sottolinea un altro.

“Tornano utili solo nel caso di forte presenza di fumo o di persone che cadono su i binari o se (in base alla taratura) sta per andare a fuoco qualcosa. Per le banchine strapiene basta una telecamera normale, spero siano con Intelligenza Artificiale in grado di valutare il blocco immediato della circolazione nel caso di caduta su i binari”, osserva un terzo.

Un investimento da 4,1 milioni di euro: basterà a migliorare la sicurezza?

Il progetto prevede l’installazione delle termocamere su tutte le banchine delle linee A e B nei prossimi mesi, con un finanziamento di 4,1 milioni di euro proveniente dai fondi per il Giubileo.

Si tratta di un passo avanti dal punto di vista tecnologico, ma resta da capire quanto queste misure possano realmente incidere sulla sicurezza complessiva del trasporto pubblico. Mentre si investe in nuove tecnologie per il monitoraggio dei flussi e la prevenzione degli incidenti, alcuni viaggiatori si chiedono se servano anche interventi più concreti e immediati, come una maggiore presenza delle forze dell’ordine nelle stazioni per contrastare borseggi e altri reati.

Il tempo dirà se queste termocamere si riveleranno davvero un aiuto per la sicurezza o se resteranno un tassello isolato in un sistema che avrebbe bisogno di soluzioni più ampie e strutturali.