Metromare, dipendenti Cotral lanciano l’allarme: “Costretti a viaggiare con i sistemi in avaria e freni malfunzionanti”

Un treno della linea ferroviaria Roma Lido

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Doveva diventare il treno dei sogni, con un nuovo Presidente, Manolo Cipolla, e relativo CdA, che avevano promesso grandi cose. E invece altro che rilancio: è rimasto lo stesso servizio da incubo, con passeggeri infuriati per le corse soppresse, i ritardi, i disservizi. Sulla Roma-Lido, oggi ribattezzata Metromare, si viaggia tra guasti tecnicifreni malfunzionanti e treni bollenti, in un clima che sa più di resa che di rinascita.

A lanciare l’allarme, questa volta, non sono (solo) i pendolari infuriati ma 15 dipendenti Cotral, tra macchinisti e capitreno, che in forma anonima hanno denunciato una situazione ai limiti del collasso. Una lettera inviata all’Ansfisa, l’agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, racconta un quadro da brividi: convogli insicuripersonale intimiditorepressione interna e assenza di regole minime di sicurezza. Il tutto sulla tratta che collega Roma al litorale di Ostia, già da anni soprannominata la “linea dell’inferno”.

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Freni in tilt, motori sovraccarichi e rischio incendi

La denuncia, firmata simbolicamente come “atto di autodifesa”, rivela problemi tecnici gravissimi: freni elettrici in avaria, sostituiti da sistemi di emergenza che dovrebbero essere usati solo in casi estremi ma che sulla Roma-Lido stanno diventando la norma. Il risultato? Treni costretti a viaggiare a meno di 50 km/hmotori che si surriscaldanofreni a mano che non si disattivano e, in alcuni casi, principi d’incendio. A peggiorare la situazione, l’aria condizionata fuori uso, che negli ultimi giorni ha trasformato i vagoni in forni a cielo chiuso durante l’ondata di calore a Roma.

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Solo due treni in circolazione: la sicurezza va in fumo

Secondo quanto riportato dai dipendenti, tra il 23 e il 24 giugno la linea ha toccato il fondo: solo due treni attivi, mentre i passeggeri si accalcavano in convogli stracolmi e senza aria, dando vita a scene da emergenza sanitaria. Tutto questo mentre Cotral, nel tentativo di mettere una pezza al disastro, ha attivato un servizio sostitutivo con alcune navette bus e affidato la manutenzione a un nuovo operatore privato a partire dal 30 giugno.

Dipendenti sotto pressione e silenziati: “Costretti a lavorare senza sicurezza”

Il contenuto della lettera è inquietante anche per un altro motivo: gli addetti ai lavori parlano apertamente di pressioni per far circolare i treni anche quando non sono sicuri e di un clima interno fatto di intimidazioni e repressione. La richiesta all’Ansfisa è chiara: un’ispezione straordinaria sulla linea Metromare e l’introduzione urgente di regole vincolanti per stabilire quando il servizio può essere garantito e quando, invece, deve essere sospeso. Ad oggi, infatti, non esiste alcuna soglia minima ufficiale di treni funzionanti, lasciando la decisione al buon senso – o all’arbitrio – della dirigenza.

Un nuovo DG già travolto dalle polemiche

Nel mirino finisce anche il nuovo direttore generale Cotral, Enrico Dolfi, in carica da febbraio 2025, la cui nomina era già stata criticata da molti. La situazione esplosiva che si è trovato a gestire non nasce con lui, ma esplode ora, con una valanga di segnalazioni che né i sindacati né la politica sembrano più in grado di contenere.

Fast Confsal e M5S: “Il personale va premiato, non ignorato”

Anche il sindacato Fast Confsal ha preso posizione, chiedendo un encomio per i lavoratori della Roma-Lido che ogni giorno affrontano un servizio in condizioni estreme. Ma i dipendenti non chiedono medaglie: chiedono sicurezza. Intanto, il consigliere regionale del M5S, Adriano Zuccalà, questa mattina ha annunciato un’interrogazione urgente per chiedere verifiche tecniche su freni, porte e condizionatori, il ritiro immediato dei treni difettosi, tutele per il personale e trasparenza sui nuovi mezzi promessi.

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Ansfisa risponde: “Possibile ispezione a breve”

L’Agenzia di sicurezza ha fatto sapere che sta valutando un’ispezione tecnica per verificare l’effettiva pericolosità della situazione, in particolare sui freni e sull’idoneità dei convogli. Ma sarà sufficiente? Gli utenti sono stanchi, i lavoratori esasperati e le promesse mai mantenute.

Dalla gestione Zingaretti ai proclami del nuovo CdA, la Metromare continua a essere un incubo quotidiano. Oggi però anche chi guida quei treni ha deciso di rompere il silenzio. E quando chi lavora denuncia in forma anonima per paura di ritorsioni, è il segnale che qualcosa di molto serio non sta funzionando. Tutto il contrario di quello che qualcuno vuole fare credere. Altro che complimenti per l’ottimo funzionamento del servizio…