Michetti: oggi a Roma gabbiani e cinghiali, domani può arrivare il colera

michetti gabbiani (2)

“Roma è una città in piena paralisi. La macchina amministrativa va rimessa in asse, l’efficienza è la parola chiave per rimettere in gioco la pubblica amministrazione. Al servizio del cittadino e delle imprese”. Lo dice al Tempo Enrico Michetti, candidato del centrodestra a sindaco di Roma. Sulle municipalizzate, sottolinea: “Vanno lasciate al 100% pubbliche. Ma il personale va rimotivato, con un progetto industriale. Chi ha una visione di un ente locale, pensa a questo. C’è un capitale umano da rispettare, ci sono delle famiglie. O si fa così, o Atac e Ama faranno la fine di Alitalia. Vogliamo una città piena di cantieri. Lo Stadio della Roma, per esempio, va realizzato subito – aggiunge – E poi devono essere fatte le riqualificazioni.

Michetti: ecco i bisogni delle periferie

Attualmente c’è un piano urbanistico del 2008, che è piuttosto rigido. Ma si possono fare tante cose, attivando nelle periferie i cosiddetti piani di recupero. La riqualificazione deve ripartire da quelle realtà dove, purtroppo, c’è carenza di opere di urbanizzazione, non realizzate nel tempo. Lì si potrà lavorare bene per la rigenerazione urbana. La periferia ha bisogno di tante cose, dagli asili nido ai luoghi di aggregazione per i giovani, delle biblioteche, di collegamenti efficienti. Ma la periferia la possiamo rigenerare se portiamo l’innovazione tecnologica, perché ciò fa nascere attrattiva per le imprese e dunque lavoro. Per questo, noi nomineremo un assessore dedicato al tema”.

“Sulla sicurezza tolleranza zero, ora basta”

In tema di sicurezza, Michetti parla di “Tolleranza zero. Se c’è una legge va rispettata. Se una persona si arroga il diritto di occupare un bene senza avere un titolo, quella persona deve trovare ricovero altrove. E se ha delle difficoltà, i servizi sociali la prenderanno in carico. Occorre poi mettere in campo un tavolo inter istituzionale, con Prefettura e Questura. Da riunire periodicamente per monitorare le situazioni critiche, e mappare l’efficacia delle iniziative già realizzate”. C’è poi il tema degrado e rifiuti. “Inquadriamo la materia: il Comune ha il compito della raccolta – spiega Michetti -. Il Comune e l’area metropolitana hanno il compito di individuare i siti in ragione della quantità e della qualità dei rifiuti che produce la città.

Oggi, gabbiani e cinghiali, domani ci può essere il colera

Le direttive comunitarie stabiliscono che il rifiuto si smaltisce nel luogo in cui si produce. La Regione ha autorizzato la realizzazione degli impianti, nel suo piano e potrebbe sostituirsi al Comune in caso di inadempienza. Ma poi, se il Comune non fa niente, e idem la Regione, il rifiuto rimane per strada. Oggi ci sono i gabbiani e i cinghiali, ma domani purtroppo potremo avere il colera. Gli impianti devono essere realizzati, perché senza di essi il rifiuto non si tratta né si smaltisce”.