Milano, non si può più rubare in pace: borseggiatrici rom pestano a sangue un ragazzo

Incredibile quello che è accaduto sabato sera nella Metro di Milano, alla fermata Duomo. L’arroganza e la prepotenza delle rom che rubano nelle Metro ha superato se stessa. Non solo non le devi disturbare quando “lavorano” ma se o fai rischi pure grosso. Anche perché le borseggiatrici sono diventate delle star in tv e la sinistra si oppone a che si denuncino i loro furti. Vergognoso. La brutta storia ce la racconta TgCom24, che intervista la vittima del brutale pestaggio delle ladre. E’ dal dal 2016 che Matthia Pezzoni, 34 anni, inizia da semplice cittadino la sua azione di disturbo per sventare i loro colpi sui mezzi pubblici e, in particolare, in metropolitana. Così, è ovvio che da tempo gliele avevano promesse, fino a passare all’azione. Pezzotti è il presidente del Comitato Sicurezza per Milano.
Dalle minacce alle percosse: vogliamo rubare
In passato era già stato oggetto di minacce e lanci di oggetti, ma sabato le rom hanno deciso di passare dall’intimidazione all’azione violenta. L’aggressione avvenuta in metropolitana alla fermata Duomo quando lui era solo. Di sabato sera, intorno alle 21.30, in tre o quattro, sulla banchina, lo hanno prima accerchiato e poi preso a sberle per impedirgli di continuare a filmare, finché è spuntato un minore che ha sferrato il colpo da ko all’occhio. Ecco il suo racconto: “Sono ancora un po’ frastornato per i colpi ricevuti, sberle, pugni; sono stato al Pronto Soccorso fino alle 4 di mattina e non ho letto i giorni di prognosi, i medici mi hanno parlato di contusioni al volto”. Tgcom24 raggiunge telefonicamente Matthia Pezzoni quando nelle chat Whatsapp pro-sicurezza di Milano iniziano a girare le sue foto con il volto tumefatto.

In pericolo l’incolumità delle persone oneste
“So che la mia incolumità è in pericolo per quello che faccio – spiega a Tgcom24, – ma mai si è arrivati a questi livelli di violenza. E’ stata una sorpresa anche per me”. “Sabato sera, mentre ero da solo alla fermata della metro Duomo ho notato subito la presenza di borseggiatrici. Come mio solito, e anche loro lo sanno bene, prendo il telefono per registrare e avviso i passeggeri della loro presenza”. Così il gruppo si sparpaglia, chi si reca sulla linea rossa, chi si allontana. “Solo una torna sulla banchina per Comasina dov’ero e così inizio a disturbarla nuovamente. La borseggiatrice si allontana e io continuo a filmarla. Avvicinandomi, mi tira un colpo sulla fotocamera del telefono e mi dice di smetterla di fare video”. La borseggiatrice chiama in soccorso le altre colleghe note allo stesso Pezzoni.
Circondato da alcune rom
“Arrivano in tre/quattro e iniziano ad aggredirmi con sberle e pugni. A causarmi il trauma all’occhio è stato però un ragazzino con il giubbotto rosso che non avevo mai visto e che si è aggiunto al pestaggio all’improvviso. Quando inizio a perdere sangue dall’occhio, scappano in direzione Rho Fiera. Io sono dolorante e stordito, ma non mi accorgo subito della gravità della mia condizione, così vorrei inseguirle ma i presenti mi fanno notare che sono ferito e dall’agente di stazione faccio chiamare ambulanza e polizia”. In settimana sarà presentata la denuncia e Pezzotti chiede di utilizzare le telecamere in servizio nelle metropolitana.
(Foto TgCom24)