Milano, volante della polizia accerchiata da decine di persone per impedire un arresto

Grave incidente stradale al Nuovo Salario a Roma

“Si è verificato ieri a Milano il gravissimo tentativo di impedire un arresto con una trentina di persone che hanno accerchiato una volante. Un collega è rimasto ferito e gli esprimiamo la più sentita solidarietà. Si ripropone un copione quasi identico ad appena un mese dal fatto avvenuto a Torino come, purtroppo, avevamo annunciato quando abbiamo detto chiaramente che gli effetti nefasti della continua delegittimazione delle Forze dell’ordine che abbiamo registrato nelle ultime settimane ha questo come risultato”. Lo fa sapere Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato.

Preoccupa il senso di impunità di certa gente

“Una violenza, un’arroganza e un senso di impunità sempre più radicati, che si traducono in rischi maggiori per donne e uomini in divisa. E’ ora di ritrovare senso di responsabilità ed equilibrio prima che ci scappi il morto, perché qualcuno non abbia a dover sentirne la responsabilità sulla propria coscienza – sottolinea – E’ ora di rimettere ordine nei canoni di legalità, sicurezza, e doveri di ciascuno che vengono proposti ai cittadini, a cominciare dai più giovani, perché al momento ci appaiono alquanto sovvertiti”.

“Aspettiamo manifestazioni e cortei in difesa della legalità”

“Siamo molto preoccupati – aggiunge Giuseppe Camardi, segretario Fsp Milano – perché i colleghi sono esposti a rischi gravi, soprattutto in determinate zone di Milano ad esempio. E’ desolante pensare come continuamente contestato, criticato e condannato ogni nostro minimo gesto, che comunque compiamo per rispondere ai nostri precisi doveri e per assolvere a un servizio pubblico, mentre che si attacchi apertamente dei poliziotti in servizio è diventato quasi normale. Per noi è pura follia, perché gesti del genere dovrebbero suscitare una reazione forte e consapevole da parte di tutta la comunità, dalle istituzioni in poi. Aspettiamo di vedere manifestazioni e cortei a sostegno di chi come noi rischia coscientemente la vita”.