Milioni in volo: quanto ci costa la “tournée” della maxi-delegazione della Regione Lazio di Rocca tra New York e il Giappone?

Regione Lazio: il presidente Rocca va a Osaka

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Sette giorni in Giappone, oltre un milione e mezzo di euro di spesa e una delegazione di 42 persone. No, non è il budget di un tour operator di lusso, ma la trasferta della Regione Lazio all’Expo 2025 di Osaka. Il presidente Francesco Rocca, la sua vice Roberta Angelilli e l’assessore alla Cultura Simona Baldassarre guideranno il gruppo che, dal 17 al 24 maggio, rappresenterà il Lazio nel grande evento internazionale dedicato a innovazione, economia e sostenibilità. Ma il viaggio è già finito sotto i riflettori, e non certo per i suoi obiettivi strategici.

“Spedizione da record, ma chi paga è sempre il cittadino”

A suonare l’allarme è il consigliere regionale di AzioneAlessio D’Amato, che parla senza mezzi termini di “offesa ai cittadini” e attacca quella che definisce una “spedizione faraonica che riporta la Regione ai suoi momenti peggiori”. I numeri sono quelli che fanno discutere: 42 partecipanti, una settimana in Oriente e 1,5 milioni di euro di fondi pubblici. “Queste iniziative – denuncia D’Amato – rischiano solo di aumentare la sfiducia verso le istituzioni. Vorremmo sapere con quali criteri sono stati scelti i partecipanti e quali sono i benefici concreti per le famiglie e le imprese del Lazio”.

Expo 2025: opportunità o passerella politica?

L’Expo di Osaka sarà certamente un’occasione importante per il networking internazionale, ma D’Amato chiede trasparenza: “Come può una delegazione tanto numerosa generare un reale ritorno per il nostro territorio? A fronte di investimenti così alti, servono risultati misurabili”. Il sospetto – neanche troppo velato – è che il viaggio possa somigliare più a una passerella istituzionale che a una missione economica.

Il presidente Rocca, però, non ha intenzione di fermarsi: la conferenza di presentazione della partecipazione laziale è prevista per oggi, 7 maggio, e si preannuncia un appuntamento caldo. Anche perché, nel momento in cui famiglie e imprese faticano a reggere l’impatto dell’inflazione, spese simili rischiano di diventare il simbolo di una politica distante, più interessata all’immagine che alle priorità reali.

Le “missioni” in giro per il mondo… a spese dei cittadini

E se per il viaggio a Osaka si è scoperto quanto la Regione, o meglio, i cittadini hanno speso, a questo punto ci chiediamo quanto sia costata l’altra “missione”, quella fatta appena un mese prima, dalla parte opposta del globo. Nelle prime settimane di aprile, prima della trasferta in Giappone, la Regione infatti ha mandato in viaggio di lavoro una folta rappresentanza a New York, per stringere rapporti con istituzioni, imprese e il mondo del turismo.

Dal 10 al 12 aprile 2025, Rocca, affiancato dal vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico Roberta Angelilli, ha preso parte a una serie di eventi istituzionali e incontri B2B nella Grande Mela, con tappa al Civic Hall, al consolato italiano e persino al Nasdaq, dove ha dialogato con esponenti della National Italian American Foundation (NIAF) per promuovere le eccellenze del Lazio in campo tecnologico, farmaceutico e turistico.

Tra viaggi di rappresentanza e gestione dei fondi: il mistero della spesa

Anche a questa missione hanno partecipato oltre 40 delegati, tra assessori, dirigenti regionali e rappresentanti delle Camere di Commercio locali, in un format che richiama da vicino l’organizzazione prevista per Osaka. Nonostante il dettagliato resoconto delle attività – con l’obiettivo di “eliminare i dazi sulle idee italiane” e costruire un “ponte tra Lazio e Stati Uniti” – finora non è stato reso noto il budget complessivo stanziato per questa trasferta atlantica. Diversamente dalla missione per l’Expo, valutata in circa 1,5 milioni di euro, il costo esatto del viaggio newyorkese non compare tra i documenti pubblici disponibili.

Ma se il Giappone, con 42 delegati, è costato un milione e mezzo di euro, come denuncia Amato, presumibilmente anche la missione statunitense avrà avuto un costo simile. Quindi, restando “terra terra”, approssimativamente questi due viaggi dovrebbero essere costati alle tasche dei cittadini circa 3 milioni di euro. Ne saranno contenti?

Che fiducia possono avere i cittadini?

Mentre la Regione Lazio spera di moltiplicare opportunità di export e scambi culturali grazie a questi “avamposti” internazionali, nell’opinione di molti osservatori pesa l’incertezza sui numeri veri delle singole missioni. Se per Osaka i risultati saranno valutati in base agli appalti vinti e ai progetti promossi, per la trasferta di New York – in attesa di conoscere i rendiconti ufficiali – rimane un alone di dubbi: quanti investimenti pubblici hanno trovato ritorno concreto? E quale ritorno d’immagine per le imprese laziali presenti?

Guardando a questi viaggi e, soprattutto, a queste cifre, i cittadini del Lazio si interrogano sulla trasparenza delle spese istituzionali. Se le parole di Rocca – “non ci sono dazi sulle idee” – suonano come un inno all’innovazione, in assenza di cifre precise su missioni d’oltreoceano l’appello a un maggiore accountability resta più che mai attuale. Altrimenti questi viaggi sembreranno un altro “dazio” ai cittadini.