Mille bauli in piazza del Popolo: oggi la protesta disperata dei lavoratori dello spettacolo

bauli in piazza FOTO

Dovevano essere 419, come i giorni passati da quando i lavoratori dello spettacolo e degli eventi sono impossibilitati a svolgere la propria professione a causa dei lockdown, ma a causa dell’enorme adesione saranno 1000 i Bauli In Piazza per la seconda manifestazione nazionale in programma oggi alle 17 in Piazza del Popolo a Roma. Il check dei partecipanti è previsto alle 14.00 e alle 16.30 lo schieramento dei bauli. Dopo il Duomo di Milano, sarà la piazza ai piedi del Pincio ad essere invasa da un esercito di bauli, l’oggetto-simbolo dei lavoratori del ‘dietro le quinte’ del mondo dello spettacolo, e da migliaia di operatori che manifesteranno in silenzio nel rispetto delle norme anti covid e a cui è stato chiesto di vestire di nero, in una sorta di segno di lutto delle professioni che rappresentano.

Decine di pullman in arrivo da tutta Italia

In arrivo verso la Capitale diversi pullman da tutta Italia (due solo da Milano, uno da Bologna): le normative vigenti, consentono lo spostamento per partecipare a manifestazioni di carattere nazionale, fermo restando il ricorso all’autodichiarazione. Si sono iscritti fino ad oggi circa 1000 professionisti che verranno assegnati ad altrettanti bauli. Al momento della convocazione delle ore 14 tutti gli iscritti riceveranno mascherine, gel e t-shirt da indossare durante il flash mob. Durante il check-in, i partecipanti dovranno consegnare l’autocertificazione covid, come già richiesto in fase di registrazione online.

Bauli in piazza: il grido dei lavoratori dello spettacolo

Gli obiettivi della manifestazione sono riassunti in 4 punti: 1) immediata istituzione di un fondo da erogare in soluzioni mensili a tutte le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo ed eventi, sia discontinui che partite iva, che coprano il periodo gennaio-dicembre 2021, per garantire una soglia minima di continuità di reddito; 2) immediato sostegno economico per le imprese della filiera basato sul fatturato annuo legato a spettacolo ed eventi; 3) immediata calendarizzazione di un tavolo interministeriale che, su parametri prestabiliti, imposti i modelli graduali di ripartenza del settore, per dare una visione prospettica e agibilità imprenditoriale; 4) immediata calendarizzazione di un tavolo interministeriale che affronti la riforma del settore con particolare riferimento alla previdenza e all’assistenza delle lavoratrici e dei lavoratori.

Alla manifestazione romana, organizzata dall’APS Bauli In Piazza, aderiscono oltre 50 realtà. Non ci saranno altoparlanti ma è stato predisposto un Media Corner, moderato da Maura Gancitano ed Andrea Colamedici di Tlon, la scuola permanente di filosofia e immaginazione con cui Bauli In Piazza collabora, che porranno delle domande ai rappresentanti delle diverse sigle che comporranno la piazza. Successivamente, queste interviste verranno inviate alle Istituzioni, a sintetizzare le voci delle settore, ognuna con la sua specificità.

La manifestazione si inserisce in una campagna di comunicazione internazionale promossa dalla rete We Make Events, nata in Inghilterra, oggi adottata in tutto il mondo e sostenuta da artisti come Mick Jagger, per dare voce e visibilità al settore, sia a livello governativo che sensibilizzando l’opinione pubblica. Ricorrendo il triste anniversario di completa inattività che perdurerà ancora almeno per tutto il 2021, l’obiettivo è ribadire l’urgenza di un sostegno strutturale e continuativo alle imprese e soprattutto alle lavoratrici e ai lavoratori, molti dei quali autonomi o con contratti atipici.

Bauli In Piazza – We Make Events Italia nasce il 10 ottobre 2020 in piazza Duomo a Milano in occasione di un evento storico: per la prima volta, i lavoratori insieme ai rappresentanti delle imprese del mondo dello spettacolo e degli eventi, hanno manifestato per chiedere alle istituzioni di essere ascoltati. 1300 operatori e 500 bauli schierati per denunciare la grave crisi che sta attraversando tutta l’industria dello spettacolo e una specifica categoria di professionisti: coloro senza i quali non esisterebbe nessuna forma di intrattenimento, celebrazione, traguardo. Con lo slogan “Un Unico Settore, Un Unico Futuro”, lavorando in rete con la realtà internazionale We Make Events, quel giorno è nato un movimento che sta cercando di rendere riconoscibile e codificabile un settore eterogeneo, composto da liberi professionisti, agenzie e società, tecnici audio, video e luci, direttori artistici, facchini, promoter, autori e tanti altri.