Miracolo a Cerveteri. Alla Banditaccia ritrovamento archeologico mozzafiato
A Cerveteri 100 ettari di tombe funerarie. A due passi dalla cittadina di Cerveteri sorge la località della Banditaccia. Niente a che vedere con episodi legati al crimine o al banditismo degli inizi del secolo scorso. La zona si chiama così perché circa cent’anni fa il comune proprio qui metteva al bando i suoi terreni. Ma la Banditaccia è famosa anche perché da queste parti sorge un sito archeologico di straordinaria importanza, dal 2004 patrimonio dell’Unesco. E’ il sito in cui sorge l’antica necropoli di Cerveteri, di grande fascino per gli studiosi e meta di decine di migliaia di turisti.
A Cerveteri la tomba delle cariatidi
L’intero sito archeologico copre un lungo periodo storico, che va dalla cava di pozzolana del IX secolo a.C. fino a quasi mille anni dopo, passando per i fasti del periodo ellenistico datato attorno al quarto secolo avanti Cristo. L’intero sito è diviso in varie aree rappresentative delle diverse epoche storiche in cui si collocano le tombe. Forse l’area più nota è quella detta “del recinto” con molte vestigia risalenti proprio al quarto secolo.
I primi scavi
Le prime operazioni archeologiche in zona risalgono agli inizi del ‘900 e gli scavi furono condotti fino alla metà degli anni 30 dal famoso archeologo italiano Raniero Mengarelli. Poi un lungo periodo di stasi fino agli anni 60, l’interessamento del Cnr e la predisposizione delle diverse aree tematiche del parco divise per età dei ritrovamenti. Schema che resta perfettamente valido anche oggi.
La grande scoperta
La scoperta sensazionale di questi giorni riguarda proprio la tomba delle cariatidi, ed è merito della soprintendenza archeologica insieme con le associazioni locali. A breve i turisti potranno ammirare la tomba dal vivo nella magnificenza dei suoi colori originali che sono appena tornati alla luce. Un motivo in più per fare un salto a Cerveteri e visitare la zona archeologica della Banditaccia, dal 2012 anche attraverso uno splendido viaggio multimediale. O per vedere dal vivo le Cariatidi recuperate nel loro antico splendore.
(Foto: Turismo.it)