Miracoloso salvataggio in mare al largo di Ardea: trasbordo eroico di un ferito in condizioni proibitive

Un’operazione di salvataggio che ha del miracoloso si è conclusa con successo nella tarda serata di ieri al largo delle coste di Ardea, nel Lazio. Un uomo, unico occupante a bordo di una barca da diporto di circa 7,5 metri, è stato tratto in salvo dalla Guardia Costiera dopo ore di difficili manovre in mare aperto, tra onde alte e raffiche di vento fino a 25 nodi. Il protagonista, ferito da presunti frammenti di vetro, ha lanciato un drammatico MAYDAY alle ore 18:52, innescando una catena di interventi perfettamente coordinata tra diverse autorità marittime.
L’allarme e le prime operazioni di soccorso
La richiesta d’aiuto è pervenuta nei pressi della zona di ancoraggio riservata alle navi gasiere operanti in collegamento con le piattaforme off shore situate a sud di Ardea. L’uomo presentava ferite da taglio al braccio e al torace, probabilmente causate da vetri rotti a bordo dell’imbarcazione.

La sala operativa della Capitaneria di Porto di Fiumicino, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Civitavecchia e in contatto con il CIRM (Centro Internazionale Radio Medico), ha immediatamente attivato le procedure di emergenza. Nonostante la posizione della barca fosse ben oltre l’area SAR (Search and Rescue) di competenza, è stata inviata sul posto la motovedetta CP 831.
Il mare forza 4 e il vento a 25 nodi
A complicare il quadro operativo sono state le condizioni meteorologiche particolarmente avverse. Un vento teso da nord-ovest, con raffiche costanti intorno ai 25 nodi, e un mare forza 4, hanno reso il raggiungimento del natante estremamente pericoloso. È stato un mercantile in attesa di discarica presso le piattaforme di gas a prestare i primi soccorsi, raggiungendo l’imbarcazione del ferito e fornendogli le cure iniziali, in attesa dell’intervento definitivo delle autorità.
Nel frattempo, da Anzio veniva fatta salpare una seconda unità, la motovedetta CP 859, per assicurare un eventuale trasbordo del ferito verso il porto più vicino, come richiesto dalle condizioni mediche e meteorologiche.
Il salvataggio alle 22:17
Per oltre tre ore le due motovedette hanno cercato, senza successo, di trasbordare il ferito dalla nave mercantile. Le operazioni erano rese impossibili dalle onde e dal vento. Solo alle 22:17, approfittando di un calo temporaneo delle raffiche, il personale della motovedetta CP 859 è riuscito nell’impresa, prendendo a bordo il ferito e mettendolo in sicurezza per il trasporto verso terra.
Imbarcazione recuperata e sinergia tra le autorità
La barca del naufrago, nel frattempo, è stata assicurata alla nave mercantile dai membri dell’equipaggio. Dopo i rituali contatti tra le autorità competenti e il proprietario, si è deciso che sarà rimorchiata in un porto sicuro da mezzi idonei.
Il successo dell’operazione è stato reso possibile grazie alla perfetta sinergia tra le Capitanerie di porto di Civitavecchia, Fiumicino e Anzio, che hanno gestito ogni fase dell’intervento con professionalità, sangue freddo e determinazione.