FdI: “Molti artigiani lasciati indietro dalla Regione Lazio”

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Il gruppo di Fratelli d’Italia denuncia alla Regione: molti artigiani lasciati indietro dalla regione Lazio.”La riunione della Commissione Lavoro di oggi ha lasciato in sospeso alcune importanti questioni. Molti artigiani del territorio, per esempio, come denunciato anche dalla Confsal, sono impossibilitati a ricorrere alla cassa integrazione in deroga per i propri dipendenti. In quanto non iscritti all’ente bilaterale. Stiamo parlando di acconciatori, estetisti, barbieri e parrucchieri che hanno optato per il versamento di 25 euro ai dipendenti, invece che l’iscrizione all’Eblart, e che quindi come previsto dall’accordo quadro della Regione sono esclusi dalla Cig in deroga è non possono usufruire di nessun ammortizzatore sociale”.

Molti artigiani rischiano di non poter accedere alla Cig

“Per questo motivo – continuano i consiglieri regionali – abbiamo presentato un’interrogazione urgente al presidente Zingaretti e all’assessore Di Berardino, prima firmataria Chiara Colosimo. Chiedendo che prevedano per queste aziende comunque la possibilità di inviare la domanda di Cig in deroga tramite la Regione Lazio, che le  trasmetterà, poi, all’Inps per il pagamento delle retribuzioni ai dipendenti. In alternativa, ai fini dell’ottenimento della Cig in deroga, si può dare loro la possibilità di effettuare, in questi giorni, l’iscrizione all’Ente bilaterale senza nessun onere aggiuntivo per l’azienda e per il lavoratore. Se è vero che nessun verrà lasciato solo questo sarebbe un modo concreto per dimostrarlo”.

Troppa lentezza nel disbrigo delle pratiche

“L’altra questione – conclude il gruppo di Fratelli d’Italia – sulla quale vorremmo un chiarimento riguarda le domande di Cig presentate dalle aziende. L’assessore Di Berardino ha annunciato che ne sono arrivate più di ventimila, ma ad oggi quelle inviate dalla Regione all’Inps sono state solo centocinquanta. Di questo passo rischiamo che passino svariati mesi prima di attivare la procedura per tutte le imprese. Un ritardo che non ci possiamo proprio permettere in questo momento”.
(Foto: Bm parrucchieri.com)

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Commenti

  • Luigi scrive:

    Che vergogna,
    Associazioni datoriali (Eblart, Fsba) nonostante il versamento da parte degli artigiani e dei lavoratori del contributo obbligatorio per legge, richiedono il pagamento di 36 quote per l’iscrizione alla federazione, importo che per una piccola bottega risulterebbe maggiore dell’ammortizzatore sociale stesso, ma la cosa peggiore è che impediscono loro d’inoltrare la pratica per la cassa integrazione in deroga sulla quale la federazione dovrebbe unicamente fare da intermediario finche non pagano le quote d’iscrizione alla loro associazione.
    Una vera e propria estorsione, in barba a qualunque legge.
    Spero vivamente che le istituzioni prendano immediatamente provvedimenti nei confronti di queste federazioni.