Monnezza per strada e prezzi alle stelle. Ma chi guadagna davvero? (Video)

L’immondizia della capitale rischia nuovamente di invadere le nostre strade. E di traboccare fuori dai cassonetti, proprio come accadeva qualche mese fa. Prima del coronavirus e del lookdown. Che hanno provocato disastri infiniti, ma anche portato qualche piccolo vantaggio. Come quello di poter vedere Roma un po’ più pulita e con meno traffico. Almeno per qualche settimana. Tanto che anche la sindaca Raggi non si era fatta sfuggire l’occasione. Di dichiarare che le macchine erano diminuite di oltre il 70 per cento. E che strade e cassonetti erano più decorosi. Ma ovviamente si è trattato di un fenomeni di breve durata. Strettamente connesso con l’emergenza sanitaria. E con il fatto che la gente si trovava di fatto imprigionata a casa. Appena sono riprese le normali attività infatti sono subito riemersi i vecchi problemi di Roma. Anche perchè nascondere la polvere sotto il tappeto e sperare nella fortuna non serve a molto. Almeno quando si amministra. E una delle principali emergenze in città resta ancora quella della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Con i prezzi che potrebbero salire a dismisura.

Ritorna l’emergenza rifiuti a Roma. E qualcuno potrebbe fare affari d’oro con i prezzi alle stelle

Malagrotta ormai è chiusa, ma non si è cercata nè trovata un’alternativa. Il progetto per una nuova discarica a Monte Carnevale non piace a molti. Anche in maggioranza. Ed è impantanato tra polemiche e ricorsi. L’impianto TMB AMA del Nuovo Salario è andato a fuoco. E ora anche il TAR ha detto che la discarica di Roccasecca disponibile ad accogliere i rifiuti di Roma non può essere ampliata. Cosi ritorna l’emergenza monnezza. E costi e prezzi per il comune di Roma potrebbero lievitare a dismisura. Mantre per qualcun altro potrebbe trattarsi di una vera e propria pacchia. Infatti all’amministrazione capitolina e alla Regione Lazio non restano molte alternative. O chiedere aiuto ad altre Regioni più attrezzate e virtuose, come già accaduto in passato. O stipulare accordi con soggetti privati. Che ovviamente si faranno lautamente pagare. Il problema è che nel Lazio in pochi possiedono quella tecnologia TMB che tradotto si chiama trattamento meccanico biologico. E che è l’unica in grado di stabilizzare e rendere non nocivi i rifiuti urbani. Così si rischia ancora una volta di avallare l’ennesimo monopolio. E cioè di affidarsi a un unico privato chiedendogli anche per favore di pensare a tutto. Raccolta e differenziazione Trattamento del rifiuto e smaltimento. Film già visto in passato, durante l’impero dell’avvocato Cerroni. E che ha portato il comune di Roma ad indebitarsi fino al punto di non riuscire più ad essere libero. Di decidere per se stesso e per i cittadini come gestire al meglio i rifiuti.

Rifiuti fuori Regione. Così paghiamo il doppio

Rida Ambiente lancia il suo appello, noi siamo pronti e vogliamo lavorare. E non saremo avvoltoi

Il patron di Rida Ambiente Fabio Altissimi lancia il suo ennesimo appello in un video pubblicato su Facebook. Citando la ex assessora all’ambiente di Roma Pinuccia Montanari. La Montanari ha scritto recentemente un libro proprio sul trattamento dei rifiuti e sull’economia circolare. E Altissimi si rende disponibile ad aiutare Roma in questo periodo di grave emergenza. Non senza una coda polemica rivolta direttamente ad AMA e all’amministrazione capitolina. Noi di RIDA dopo l’incendio del Nuovo Salario abbiamo fatto la nostra parte ha dichiarato il responsabile dell’azienda di trattamento di Aprilia. Non abbiamo mai preso per il collo nessuno con i nostri prezzi, e non lo faremo certamente ora. Purtroppo non abbiamo una discarica dedicata e individuata dalla Regione Lazio, come è accaduto per altri. E il costo dello smaltimento per AMA secondo i dati che abbiamo sarebbe lievitato in sette anni da 40 a 240 euro a tonnellata. Forse se qualcuno facesse lavorare chi è davvero in grado aprendo il mercato le amministrazioni potrebbero risparmiare bei soldi. E tenere Roma più pulita. Ammesso però che tutto questo interessi davvero, conclude Altissimi. Perchè se i giochi sono altri, allora si capiscono meglio le cose. E come mai da molti anni una soluzione sui rifiuti nei nostri territori non si riesca proprio a trovare.