Monopattino elettrico, tra multe e incidenti è un disastro. E adesso li gettano anche nel Tevere

Le centinaia di monopattini che sfrecciano per tutta Roma stanno sempre più diventando un problema. Per la sindaca Raggi certo, che li ha così fortemente voluti. Ma anche per tutti gli altri utenti della strada. Pedoni in promo luogo. Scooteristi, e automobilisti sempre attenti per evitare di buttarne giù qualcuno. Perché senza regole chiare chi guida questo simpatico mezzo a due ruote si sente autorizzato a fare di tutto. Sfrecciare sui marciapiedi, passare sulle preferenziali e addirittura farsi un giro in tangenziale. Come recentemente è successo sulla A24. E adesso anche la sindaca si sta rendendo conto di averla fatta grossa. Perché gli incidenti si susseguono senza sosta. A cominciare dalla signora travolta nei pressi di Piazza di Spagna. Da un ragazzino che pilotava il monopattino neanche fosse il Valentino Rossi dei tempi d’oro. Allora si sprecano gli appelli alla prudenza. E ci si vanta dei tanti controlli e delle moltissime multe. Oltre 100 nell’ultima settimana, stando ai dati ufficiali forniti dal Campidoglio. Su circa 400 monopattini fermati. Ma sinceramente non è difficile dire che bisognava pensarci prima. Anche perchè il codice della strada non è chiaro. Ad esempio sull’obbligo del casco che quasi nessuno porta. O sulle strade che si possano percorrere  senza infrangere la legge. Insomma un gran pasticcio. E adesso qualcuno getta anche il monopattino nel Tevere.

Monopattini della Raggi: esperimento fallito clamorosamente

Ora un monopattino finisce anche nel Tevere. Ed è la cronaca di un fallimento annunciato

Adesso i monopattini della Raggi finiscono anche nel Tevere. Gli episodi di vandalismo purtroppo non sono nuovi in città nel settore delle due ruote a noleggio. Tanto che pochi anni fa un’altra azienda di biciclette  ha deciso di rescindere il contratto e di andarsene da Roma. Per scarsa rimuneratività dell’investimento, causata anche dai tanti furti e dagli atti di vandalismo. E adesso la storia sembra ripetersi. Tanto che la Polizia municipale starebbe approntando dei controlli particolari. Proprio mirati a verificare l’uso che dei monopattini fanno gli utenti. E per evitare il più possibile incuria e danneggiamenti. In accordo con le quattro società che gestiscono il servizio. Che però proprio per questo potrebbero vedere lievitare i costi. E magari decidere anche loro di mollare. Con un colpo all’immagine dell’amministrazione facilmente immaginabile.

Una app per scoprire chi vandalizza o getta via i mezzi. Ma intanto protesta anche l’Unione Italiana Ciechi

Il monopattino elettrico è stato ritrovato sulla sponda del Tevere. Nei pressi di Ponte Sisto dove la movida romana è fortissima ogni sera. Probabilmente una bravata di qualche ragazzetto, comunque un brutto segnale. Visto quanto successo a Roma nel recente passato. Dove le biciclette in sharing sparivano come mosche. Così sarebbe allo studio anche un’app per monitorare chi sta usando il monopattino elettrico. A disposizione della Polizia municipale, che potrebbe così intervenire prontamente per stroncare gli abusi. Ma intanto molto cittadini sono inferociti per i rischi che corrono semplicemente camminando per strada. E ultimamente è sceso in campo anche Giuliano Frittelli, presidente dell’Unione Italiana Ciechi. I monopattini sono mezzi silenziosi, ha dichiarato a Repubblica Frittelli. E per chi non vede possono diventare micidili. Per questo abbiamo chiesto che il Campidoglio si attivi con i fornitori e le ditte produttrici. Per installare almeno un rumore artificiale. Che consenta a tutti di individuarne prontamente la presenza sulla sede stradale.

https://roma.repubblica.it/cronaca/2020/08/01/news/roma_dopo_le_bici_anche_i_monopattini_finiscono_nel_tevere-263447603/