Morte entrambe le gemelle Kessler: l’ultimo capitolo di un legame rimasto identico per 89 anni

Gemelle Kessler

La morte delle gemelle Kessler non è solo cronaca: è la chiusura di un simbolo culturale. Alice ed Ellen, icone del varietà italiano ed europeo, sono state trovate senza vita nella loro abitazione a Grünwald, vicino Monaco di Baviera. Secondo quanto riportato dal BILD, la polizia è stata informata lunedì pomeriggio che le 89enni avevano optato per il “suicidio assistito”.

Avevano 89 anni e avevano più volte ripetuto che non volevano separarsi nemmeno “nell’ultimo viaggio”. Le autorità tedesche stanno svolgendo accertamenti di routine, ma ciò che conta davvero è la potenza del loro legame: due vite identiche, due carriere parallele, un’uscita di scena perfettamente speculare.

Dalla Germania al mito costruito nella tv italiana

La carriera delle gemelle Kessler nasce nella Germania del dopoguerra, quando Alice ed Ellen iniziano a studiare danza classica giovanissime, entrando poco dopo nel corpo di ballo dell’Oper di Lipsia. Il salto decisivo arriva nel 1955, con il trasferimento in Germania Ovest e il debutto televisivo all’ARD, che le consacra subito come coppia scenica di rara precisione.

Il successo internazionale esplode negli anni ’60 grazie all’Italia: partecipano al Festival di Sanremo, diventano protagoniste dei grandi varietà Rai e si trasformano in un fenomeno pop riconoscibile ovunque. Il pubblico italiano le ribattezza “le gambe della nazione”, ma il loro talento andava molto oltre l’immagine: canto, danza, recitazione, tempi comici impeccabili. Hanno calcato palchi europei, tournée teatrali e set cinematografici, mantenendo per decenni un rigore professionale quasi militare. In un mondo dello spettacolo che cambia forma ogni dieci anni, loro sono rimaste un marchio costante di eleganza, disciplina e sintonia perfetta.

La scomparsa delle gemelle Kessler scuote il mondo dello spettacolo italiano

La notizia della morte delle gemelle Kessler ha fatto il giro delle redazioni europee in pochissimo tempo. Erano conosciute per il rigore, il talento e quell’intesa scenica che era diventata un marchio di fabbrica inconfondibile.

In Italia erano amate soprattutto per la loro maniera lieve e insieme impeccabile di stare sul palco. Vivere una accanto all’altra, in due appartamenti comunicanti, era la loro normalità. Morire insieme è stato il culmine naturale di quel patto esistenziale che aveva guidato tutta la loro storia.