Morte Simona Bortoletto a Fiumicino, parla l’investitore: “Non avevamo litigato, non ho fatto niente”

Prova a difendersi l’uomo che, martedì sera a Fiumicino, ha investito e ucciso Simona Bortoletto, la donna di 34 anni travolta da una Smart insieme al figlio di otto anni, rimasto miracolosamente illeso. Alla guida dell’auto c’era un 34enne, C.M., con cui Simona aveva trascorso la serata e che, secondo alcune testimonianze, avrebbe litigato con lei poco prima dell’impatto. È questo dettaglio che spinge gli investigatori a non escludere la pista del femminicidio.

Incidente mortale a Fiumicino, la versione dell’investitore
Al momento, l’indagato risponde di omicidio stradale, ma la procura di Civitavecchia sta scavando più a fondo, anche perché l’uomo era già noto alla giustizia: da oltre un anno e mezzo indossava il braccialetto elettronico dopo una denuncia da parte dell’ex compagna.
“Per me Simona era come una sorella, stava sempre a casa mia. Non avevamo litigato”, ha giurato ai microfoni di La vita in diretta su Rai 1. “Ho visto il vetro che è scoppiato e sono sceso dalla macchina. È l’unica cosa che mi ricordo. Io ho la coscienza pulita perché non ho fatto niente. Io camminavo per la strada mia”.
Secondo quanto dichiarato, quella sera avevano cenato insieme. Poi, la donna era andata via: “Abbiamo mangiato insieme con i bambini. Lei è andata via, io stavo a casa con i bambini, con mia figlia. Non avevo le sigarette, così ho detto ‘esco a prenderle’ e sono uscito con la macchina”, ha detto in tv.
C.M. ha aggiunto un dettaglio decisivo: a bordo c’era anche sua figlia. “Non lo so spiegare nemmeno io cosa sia successo. Non so se si sia buttata in mezzo alla strada per salutare. È stato un attimo. Adesso non so come farò a convivere con questa cosa”. Una versione che però non convincerebbe del tutto gli investigatori, che vogliono verificare bene cosa è successo: secondo i primi rilievi, Simona si trovava a bordo strada.
La strategia della difesa
A confermare la linea difensiva è l’avvocato Mario Mangazzo, che assiste il 34enne: “I rapporti tra i due erano sereni. Nomineremo un nostro consulente medico legale per l’autopsia di Simona Bortoletto, che verrà effettuata lunedì prossimo”.
Il cordoglio del sindaco
A prendere parola è stato anche il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini: “A nome mio, dell’Amministrazione Comunale e di tutti coloro che condividono dolore e preghiere, porgo le più sincere condoglianze alla famiglia di Simona. Non ci sono parole che possano lenire un dolore così profondo: una giovane vita spezzata in un attimo”.
Il primo cittadino ha poi rivolto un pensiero al bambino rimasto orfano: “In questo momento così difficile, il pensiero più sentito va al figlio: possa trovare la forza, l’amore e il sostegno necessari per affrontare questa prova”. Infine, ha chiesto rispetto e prudenza: “Attendiamo che sia fatta piena chiarezza: l’attività investigativa della Procura è ancora in corso. Solo al termine delle indagini potremo definire ogni aspetto della dinamica; ora serve cautela e rispetto per la verità”.