Morto carbonizzato il broker Massimo Bochicchio: era accusato di aver truffato decine di clienti vip

Massimo Bochicchio

E’ il broker Massimo Bochicchio l’uomo morto oggi intorno alle 12 in un incidente stradale su via Salaria, dopo aver perso il controllo della moto su cui si trovava, una Bmw che dopo essere finita fuori strada si è incendiata.

Bochicchio era finito sotto processo a Roma dopo essere stato accusato di aver truffato anche alcuni vip e personaggi dello sport, come l’attaccante della Roma Stephan El Shaarawy e l’ex mister dell’Inter Antonio Conte.

Bochicchio era stato arrestato nel novembre scorso ed era finito ai domiciliari, dove si trovava già per l’accusa di riciclaggio, accusato anche di abusiva attività finanziaria. Per lui il gip di Roma aveva disposto anche un sequestro preventivo per circa 70 milioni di euro.

Il procedimento era scattato in seguito alle denunce presentate da alcuni dei truffati, fra cui figurano alcuni vip e personaggi dello sport, come l’attaccante della Roma Stephan El Shaarawy, l’ex allenatore della Nazionale Marcello Lippi e l’ex mister dell’Inter Antonio Conte, che avrebbe investito, tramite il fratello, circa 24 milioni di euro.

L’incidente è avvenuto intorno alle 12 all’altezza del civico 875, in direzione Roma. Sul posto sono intervenute pattuglie del III Gruppo Nomentano della Polizia Locale. La moto, una volta finita fuori strada, si è incendiata. In corso le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.

Bochicchio è accusato di avere truffato centinaia di clienti che gli avevano affidato il loro denaro. Clienti facoltosi che, reclutati per oltre dieci anni anche al Circolo Aniene e nel quartiere Parioli, investivano un bel pezzo di patrimonio illusi dalla promessa di ottenere profitti del dieci per cento. Seppur radiato dall’albo dei promotori finanzieri dal ‘99, Bochicchio è riuscito a rastrellare centinaia di milioni di euro tra il 2011 e il 2020.

Di molti soldi si sono perse le tracce e da mesi il finanziere romano, che ha vissuto da nababbo con ville a Cortina e Capalbio e appartamenti a Roma e Londra, non risponde agli investitori che ne chiedono la restituzione. C’è il sospetto che gran parte del denaro raccolto fosse il frutto di evasione fiscale. Per questa ragione tanti clienti hanno rinunciato a sporgere denuncia. E tra di loro c’è il sospetto che vi fossero anche criminali senza scrupoli.