Morto l’archeologo Mario Torelli: indagò sulla spiritualità degli Etruschi

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L’archeologo Mario Torelli, uno dei più grandi studiosi degli Etruschi, autore di importanti scoperte (come Gravisca, porto di Tarquinia) e di fondamentali ricerche sull’antica Roma, è morto oggi all’età di 83 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla Direzione denerale dei Musei del Mibact, che ricorda che il professore Torelli “da tempo e nell’ultimo periodo stava lavorando, in qualità di curatore, al progetto di una grande mostra su Pompei e Roma. A breve poi avrebbe inaugurato nelle sedi di Pompei e del Colosseo, le cui istituzioni sono oggi dirette da due suoi allievi e dove lavorano diversi suoi ex studenti”. Torelli è stato tra gli altri incarichi prestigiosi, professore di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana nelle Università di Cagliari e di Perugia; dal 2010 era a riposo.

Torelli si laureò a Roma nel 1960

Nato a Roma il 12 maggio 1937, laureatosi in Lettere (indirizzo classico) all’Università di Roma nel 1960, Torelli è stato assistente nel ”Centro per le Antichità e la Storia dell’Arte del Vicino Oriente” (1960-1962). Dopo aver vinto il concorso nel 1963, dal 1964 al 1969 è stato ispettore archeologo presso la Soprintendenza alle Antichità dell’Etruria Meridionale. Nel 1969 è nominato professore aggregato di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana nell’Università di Cagliari, dove diventa professore straordinario nel 1973. Nel 1975 è chiamato all’Università di Perugia, prima come professore straordinario di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana, e a partire dal 1976 come professore ordinario.

Una serie impressionante di incarichi prestigiosi

Dal 1976 al 1987 ha diretto l’Istituto di Archeologia e dal 1994 al 1997 l’Istituto di Studi Comparati sulle Società Antiche. Torelli ha partecipato a scavi nella Villa di Nerone di Subiaco (1957), nella città romana di Trebula Mutuesca – odierno Monteleone Sabino – (1958 e 1959), nelle città nubiane di Sabagura e Ikhmindi (1960). E anche nella necropoli villanoviana dei Quattro Fontanili di Veio (1961). Ha diretto gli scavi del santuario etrusco di Minerva a Santa Marinella (1964-1966), del santuario etrusco di Porta Cerere di Veio (1966-1969), del santuario greco di Gravisca, l’antico porto di Tarquinia (1969-1979 e 1994-2010), del santuario extra-urbano di Afrodite a Paestum (1982-1985), del santuario di Demetra e dell’agorà di Heraclea Lucana (1985-1991) presso Policoro.

Torelli studiò a fondo gli Etruschi

Torelli poi ha coordinato la progettazione delle nove mostre della Regione Toscana in occasione dell”’Anno degli Etruschi” nel 1985. Ha coordinato la progettazione scientifica della Mostra Gli Etruschi tenuta a Palazzo Grassi a Venezia dal 26 novembre 2000 al 1o luglio 2001. Ha ideato l’allestimento della sezione ”Città etrusca e romana di Cortona” del Museo dell’Accademia e della Città etrusca e romana di Cortona (1990-2007). E’ stato responsabile della progettazione scientifica della Mostra Etruschi. Le antiche metropoli del Lazio, tenuta al Palazzo delle Esposizioni a Roma, dal 20 ottobre 2008 al 6 gennaio 2009. E’ poi stato responsabile scientifico della progettazione e dell’allestimento del Museo dell’Accademia Etrusca e della Città Etrusca Romana (1999-2005).

È autore di 27 libri scientifici e oltre 400 articoli in riviste scientifiche e autore di molti articoli scientifici per quotidiani e periodici. Tra cui ”Il Messaggero” di Roma, ”La Stampa” di Torino (2000-2001) e ”La Repubblica”.