Mostra a Montesacro sul “quartiere da Oscar”: sono ben 115 i film girati lì

montesacro sempione

Dal celebre “Ladri di biciclette” del 1948 di Vittorio De Sica a “Un Sacco Bello” di Carlo Verdone del 1980 e “Io sono Babbo Natale” del 2021 con l’ultima interpretazione di Gigi Proietti passando per film come “Un giorno in pretura”, la commedia del 1953 diretta da Steno. Sono oltre cento, precisamente 115, le pellicole girate a Montesacro, la zona di Roma che ricade nel III Municipio. Film che ora vengono rappresentati con fotografie, locandine, oggetti di scena e video nella mostra “Un quartiere da Oscar” che si terrà nell’Aula Consigliare del III Municipio, in piazza Sempione, da venerdì 15 a domenica 17 dicembre. L’esposizione prevede visite guidate nei set dei film, laboratori di ripresa cinematografici per ragazzi, esposizioni di locandine e di oggetti di scena originali.

Vi lavorarono da Fabrizi a Totò alla Magnani a Sordi

I film, che si snodano nell’arco di tutto il secolo di vita del quartiere fin dalla sua fondazione, rappresentano una vera e propria memoria storica del Municipio e delle trasformazioni urbanistiche e sociali che il territorio ha conosciuto nel corso dei decenni. Grandi attori e registi sono passati nelle vie del quartiere capace di ospitare i set cinematografici di molti tra i capolavori italiani e internazionali con mostri sacri del cinema, come Anna Magnani, Aldo Fabrizi, Totò, Alberto Sordi, che proprio a Montesacro hanno girato alcune delle scene più iconiche del cinema italiano, o che, come Gigi Proietti, nato al Tufello, ha terminato la sua carriera con la realizzazione del suo ultimo film girato a Montesacro. Peppino De Filippo scelse il quartiere come propria residenza.

Anche attori internazionali calcarono le vie di Montesacro

Tra gli artisti internazionali che hanno calcato i luoghi del Terzo Municipio, ci sono poi attori del calibro di Robert De Niro, Morgan Freeman, Denzel Washington, Lady Gaga. L’esposizione presenterà, attraverso una documentazione fotografica, proiezioni di spezzoni di film, pannelli descrittivi, locandine, oggetti di scena, incontri con alcuni dei protagonisti, le oltre 100 pellicole girate a Montesacro, un’area di Roma talmente legata al mondo del cinema e dello spettacolo, che persino la toponomastica della zona sta a rappresentarlo, con importanti strade e piazze che hanno nomi come: via Adolfo Celi, via Tina Pica, viale Titina De Filippo, via Carlo Dapporto, largo Luchino Visconti.

Un quartiere molto vario dal punto di vista urbanistico

L’abitato, molto vario nelle sue caratteristiche urbanistiche e sociali, che va dai villini dei primi anni del Novecento di Città Giardino, ai palazzoni di edilizia popolare di Vigne Nuove, fino alla campagna di via della Bufalotta e dell’area della Marcigliana, dunque adatto alle più diverse tipologie di racconto, ha fatto di questa zona un set ideale per tantissimi attori e cineasti. Proprio a Montesacro ha mosso i suoi primi passi nel cinema Aldo Fabrizi, in “Avanti c’è posto”, pellicola del 1942 che segna il suo esordio cinematografico. Qui si chiudono poi le peripezie dei protagonisti di “I soliti ignoti”, di Mario Monicelli. E qui Alberto Sordi aprì il proprio ambulatorio in “Il medico della mutua” e abbandonò sua madre in un ospizio nel film ‘”I nuovi mostri”.

La mostra, che avrà il suo fulcro a Piazza Sempione, luogo simbolo del quartiere e sede del Municipio III, potrà poi trasformarsi in un’esposizione itinerante, capace di raggiungere scuole e luoghi di aggregazione del quartiere, per proporsi anche come momento didattico e d’incontro intergenerazionale, che stimoli l’attenzione dei ragazzi, attorno all’obiettivo comune di conoscenza e promozione culturale del territorio.