Movida, la sentenza di Milano sui risarcimenti ai residenti mette Roma davanti alle sue responsabilità

Roma, movida

La recente sentenza del Tribunale di Milano, che condanna Palazzo Marino a risarcire 34 residenti del quartiere Lazzaretto con 4.700 euro ciascuno per i danni subiti a causa della cosiddetta mala movida, scuote il dibattito politico nazionale. A commentarla è Fabio Sabbatani Schiuma, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia e responsabile del Dipartimento La Città della Notte, che mette in guardia anche il Campidoglio: “Una decisione dirompente — afferma —. Se i romani decidessero di denunciare Roma Capitale per le stesse ragioni, il rischio di un vero e proprio collasso economico sarebbe concreto”.

“Serve un piano regolatore della notte per la movida di Roma”

Schiuma propone un intervento strutturale per gestire la vita notturna nelle grandi città. “È indispensabile – dichiara – un Piano Regolatore della Notte, che definisca con precisione le aree in cui concedere licenze per l’intrattenimento, in modo da ridurre al minimo l’impatto sulla residenzialità. Occorre inoltre ridefinire i criteri per il contenimento dell’inquinamento acustico, introducendo regole e metodi nuovi, più efficaci e rispettosi dei cittadini”.

Secondo il dirigente di Fratelli d’Italia, la questione non è soltanto amministrativa ma anche costituzionale: “Va tutelato il diritto alla salute, al riposo e alla tranquillità notturna, sanciti sia dalla Costituzione italiana che dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, senza però penalizzare il diritto al lavoro e allo svago. Serve equilibrio, non propaganda”.

“Non bastano i kit antisbornia, servono risposte vere”

Nel suo intervento, Schiuma non risparmia una stoccata al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: “Il primo cittadino non può continuare a restare immobile e limitarsi a distribuire kit antisbornia ai giovani, come se bastasse insegnare a chi beve troppo come vomitare meglio. Di fronte a una sentenza come quella di Milano, Gualtieri deve parlare, deve dire qualcosa di più concreto per tutelare i cittadini e difendere la città da un destino simile”.