Muratella, 400 tra cani e gatti hanno rischiato d’affogare sotto la bomba d’acqua (video)

“Purtroppo ci risiamo, i canili comunali di Roma fanno letteralmente acqua da tutte le parti. Stavolta succede a Muratella, dove nelle scorse ore un fiume di acqua e fango ha invaso la struttura capitolina e i volontari sono dovuti intervenire per mettere in salvo cani e gatti, che hanno rischiato di affogare e morire, a causa della forte pioggia caduta copiosamente nella Capitale d’Italia”. Cosi’, in una nota, il segretario nazionale del partito Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica.
“Registriamo come non sia la prima volta – prosegue la nota – che degli eventi naturali provocano dei danni al canile, e non e’ un caso che Rivoluzione Ecologista Animalista in molteplici occasioni abbia inviato pec e segnalazioni ufficiali alla amministrazione capitolina per denunciare lo stato di degrado e di carente manutenzione che ormai da mesi, per non dire anni, caratterizza la struttura che accoglie circa 400 tra cani e gatti: una realta’ di abbandono, quella di Muratella, gia’ presente sotto il sindaco Raggi e protrattasi sotto il primo cittadino Gualtieri, che da par suo continua a chiudersi in una assordante silenzio istituzionale – aggiunge Caramanica -. Alla luce di tutto questo, dunque, ci chiediamo quando il Campidoglio si attivera’ concretamente per ridare dignita’ strutturale ai canili comunali di Roma e tutelare cosi’ il benessere e la salute delle centinaia di animali al loro interno. Al contempo, sollecitiamo un incontro ufficiale al sindaco Gualtieri per la discussione di piu’ argomenti riferiti anche alle tematiche ambientali della citta’ di Roma”, conclude.

Emergenza dopo la bomba d’acqua che ha allagato il canile della Muratella
“Dopo il recente intervento – scrive Fp Cgil Roma in un post su Facebook mostrando anche un video – sul verde che circonda il canile, i detriti della potatura, gli sfalci, sono stati abbandonati nel canale di scolo ostruendolo e l’abbondante pioggia di queste ore non ha avuto possibilita’ di defluire. Il fiume di acqua e fango precipitato dalla collinetta e’ esondato all’interno del Canile. Senza un attimo di esitazione le lavoratrici e i lavoratori del canile, gli educatori, gli assistenti veterinari, gli ausiliari, con scope e tira acque, con le sole mani hanno impedito all’acqua di invadere le gabbie e hanno liberato il pozzetto impedendo a cani e gatti di affogare in acqua e fango. A pochi mesi dall’incendio di questa estate, anch’esso domato prima dell’arrivo dei vigili del fuoco dalle lavoratrici e i lavoratori, si dimostra l’urgenza di interventi di manutenzione per uscire dal degrado a cui l’abbandono delle precedenti amministrazioni hanno lasciato il canile e che la grande risorsa per il benessere dei cani e gatti della Citta’ sono queste lavoratrici e lavoratori la cui vocazione va oltre i normali obblighi lavorativi e si spinge fino a darci un esempio di lavoro pubblico. Siamo orgogliosi di loro e crediamo che il Sindaco e l’intera Città debbano esserlo. Grazie ad Alessandro, Alessio, Cristiano, Daniele, Fabio, Federico, Flavia e Luca che hanno anteposto il bene di cani e gatti e l’etica del lavoro alla loro stessa sicurezza”.