Napoli trema: notte di paura per lo sciame sismico. La scossa in diretta al Tgr Rai (video)

Napoli terremoto

Il Comune di Napoli in una nota ha fatto sapere che le scosse di terremoto avvertite fanno parte di uno sciame sismico iniziato alle ore 17,45 nell’area dei Campi Flegrei che ha raggiunto la magnitudo massima di 3.8 (e non 3.6 come inizialmente comunicato) alle ore 19,45: in quel momento il sisma è stato percepito in molte zone della città. Al turno di guardia della Protezione Civile del Comune di Napoli non sono pervenute, fino a questo momento, segnalazioni di danni a persone o cose.

Mantenere la calma e affidarsi ai canali ufficiali di comunicazione. È l’appello ai cittadini del sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni. “La scossa delle 19.45 – scrive il primo cittadino – ha la più alta magnitudo registrata dalla ripresa dell’attività del bradisismo (3.8), ed è uno degli eventi sismici di uno sciame ancora in corso. Siamo al momento riuniti in Comune per seguire l’andamento dello sciame e verificare in tempo reale la situazione. So che siete spaventati e preoccupati, ma vi chiedo di mantenere la calma e di affidarvi ai canali ufficiali di comunicazione, che sono in stretto e continuo contatto con l’Ingv, la Protezione Civile, la Polizia Locale e i Vigili del Fuoco. Vi chiedo di contattare i numeri dedicati in caso di segnalazioni da fare o di esigenze collegate all’attività sismica. Vi aggiornerò – conclude il sindaco, rivolto ai suoi concittadini – non appena saremo in possesso di nuove informazioni”.

A Napoli è la scossa più violenta degli ultimi dieci anni

Con una magnitudo di 3,8, è stato il terremoto più forte registrato in questa zona degli ultimi dieci anni, e in alcuni quartieri la gente è scesa in strada per la paura. L’attenzione di sismologi e vulcanologi su quanto sta accadendo “è costante”, anche se “a oggi non ci sta dando indicazioni di variazioni repentine rispetto al trend osservato egli ultimi 10 anni”, ha detto all’ANSA il vulcanologo Giovanni Macedonio.

Sull’area dei Campi Flegrei c’è un’attenzione continua”, ha detto il vulcanologo. “C’è infatti un’allerta gialla: vuol dire che c’è un’attenzione scientifica continua, con un monitoraggio 24 ore su 24 da parte dell’Ingv e dell’Osservatorio Vesuviano”.