Nasce il Comitato sulla criminalità etnica in Italia: è dedicato a Pamela Mastropietro

Pamela comitato Mastropietro

 «È stato costituito lo scorso 23 agosto il Comitato Nazionale sulla criminalità etnica in Italia: esso si occuperà di raccogliere e analizzare i dati, le cause, le conseguenze e tutto ciò che possa riguardare tale fenomeno nel nostro Paese, collegato, naturalmente, a quello delle organizzazioni criminali autoctone e transnazionali». Ad annunciarlo, l’avvocato Marco Valerio Verni, legale, tra l’altro, della famiglia Mastropietro, e portavoce neo comitato.

Nato il 23 agosto, nel giorno del suo compleanno

«Nelle prossime settimane, il comitato si trasformerà in un Osservatorio o in un Centro studi dedicato a Pamela Mastropietro, la giovane studentessa romana trucidata a Macerata il 30 gennaio 2018 per mano di un nigeriano condannato, per questo, in via definitiva. Pamela proprio il 23 agosto avrebbe compiuto 23 anni, questo lavoro sarà in ricordo di tutte le vittime di tale criminalità e dei loro familiari. Troppe volte – continua Verni – abbiamo assistito a fatti di cronaca sottaciuti o non trattati nel giusto modo, salvo poi subire, inermi, la strumentalizzazione di altri che, certamente gravi, non possono però assurgere a criterio unico per etichettare una comunità o un Popolo intero come razzista o altro. Per altro verso, se un problema lo si deve affrontare, non si possono omettere dati, circostanze, atti; così come, se lo si vuol risolvere, si devono considerare tutti gli aspetti ad esso sottesi, senza paure o ipocrisie. Un esempio su tutti: la mafia nigeriana. Per molto tempo negata, nel nostro Paese, o non riconosciuta, o, ancora, sottaciuta, essa è un grave fenomeno le cui prime vittime sono le nigeriane stesse».

Il Comitato sulla criminalità etnica accogliere le denunce in Italia

«Tornando al Comitato Nazionale sulla criminalità etnica – conclude Verni -, esso, accoglierà anche le richieste di aiuto da parte di chi vorrà denunciare determinati fatti, convogliando il tutto, nel modo più opportuno, e con l’assistenza di apposite figure tecniche, agli organi istituzionali preposti; redigerà, con metodo scientifico, ed avvalendosi delle professionalità che ad esso si affiancheranno, dei report da sottoporre alle autorità competenti, nazionali ed internazionali, nell’ottica di collaborazione e di confronto, senza dimenticare l’importanza della prevenzione, che sarà possibile attraverso l’adozione e l’applicazione di misure normative adeguate».