Nasce la Confederazione Italia Pace: ‘Basta rospi da ingoiare, è l’ora della riscossa’

Italia Pace

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“Non ho mai ingoiato rospi e mai lo farò.” Con questa frase netta, Antonio Pappalardo, ex generale e volto noto per la sua militanza nei gilet arancioni, lancia la sua nuova sfida: una formazione politica nazionale che promette di rompere con i soliti schemi. Stasera, alle 21:00, verrà presentata ufficialmente la Confederazione Italia Pace, un progetto che nasce – dice lui – per rispondere a una situazione globale “allo sbando”, dove a guidare i popoli sarebbero “criminali in giacca e cravatta”. L’obiettivo, sostengono i fondatori, è quello di rimettere la pace al centro, smettere di spedire armi e unire chi non vuole più voltarsi dall’altra parte.

“L’Italia deve diventare il cuore della pace mondiale”

Secondo Pappalardo, l’attuale panorama geopolitico – tra guerre, bambini massacrati e leader impuniti – ha superato ogni limite. “Viviamo in un mondo dove si bombarda senza pietà, tra l’indifferenza di tutti. E in Italia ci raccontano favole mentre continuano a vendere armi”. Da qui l’idea di promuovere una petizione popolare che proclami il nostro Paese “territorio neutrale, punto di riferimento per 2 miliardi e mezzo di cristiani”.

“I partiti? Maschere riciclate dal 1946”

Parole durissime anche contro l’intero arco parlamentare. Per il generale, i partiti italiani non sono altro che cartelli elettorali travestiti, alimentati da interessi mafiosi, multinazionali, farmaceutiche e commercianti d’armi. “Cambiano nome, logo, slogan… ma sotto la maschera c’è sempre la stessa logica del potere e della menzogna”, accusa.

La Confederazione Italia Pace punta invece su un’altra idea di politica, fatta di persone che non si piegano. “Vogliamo raccogliere l’energia di donne e uomini liberi, che non intendono più scendere a compromessi”, spiega.

“Io non mi sono mai venduto. Non come altri generali”

Pappalardo sottolinea la sua coerenza politica: “Nel 1993 dissi a Scalfaro che non avrei mai ingoiato rospi. E così è stato. Non ho seguito nessun leader per convenienza, a differenza di chi si è piegato a Salvini o ad altri potentati. Io resto libero”.

E si rivolge a chi ha smesso di credere nella politica: “A quei 60% di italiani che non votano voglio dire: adesso c’è una vera alternativa. Uomini veri, donne coraggiose, giovani che non si arrendono alla corruzione”.

“Noi diremo la verità su Dalla Chiesa, Falcone e Borsellino”

Non mancano accenni a uno dei temi più sentiti: la verità sulle stragi di mafia. “La nostra Confederazione indagherà sulle morti eccellenti del passato, da Carlo Alberto Dalla Chiesa a Falcone e Borsellino, passando per chi ha dato la vita per la giustizia. Non ci fermeremo davanti a nulla”, promette.

Il suo appello finale è rivolto a tutti: “Donne, uomini, giovani, non abbiate paura. Lo diceva Papa Giovanni Paolo II e lo ripeto anche io. Non voltatevi dall’altra parte. È il momento della riscossa. Siate come Salvo D’Acquisto, come i magistrati uccisi dalla mafia, come le scorte dimenticate. La storia ci chiama”. Ora non resta che vedere se gli italiani risponderanno.

Roberto Spaziani