Natale a Roma, parte il Piano trasporti: più bus e metro (con orari prolungati) e nuovo abbonamento scontato

Mezzi pubblici a Roma sotto Natale

Contenuti dell'articolo

Roma prova a mettere ordine nel mese più ingestibile dell’anno: shopping, turismo, eventi, spostamenti “a onda” e un centro storico che, a dicembre, rischia di diventare una camera a gas di clacson e doppie file. Il Campidoglio risponde con una strategia che, politicamente, è chiarissima: carota e bastone. La carota è un abbonamento speciale super scontato per spingere le persone sui mezzi pubblici. Il bastone è una ZTL più estesa, che alza la soglia di tolleranza verso l’auto privata proprio nei giorni in cui Roma, semplicemente, non regge.

La misura più concreta: il Pass da 10 euro

Il cuore del piano è il Christmas Mobility Pass: 10 euro per muoversi sui mezzi pubblici durante l’intero periodo delle feste. Non è un “mensile” classico, ma un abbonamento pensato per i giorni in cui la città esplode: sabati, domeniche e festivi (più alcune date strategiche), per un totale di 17 giornate tra 6 dicembre e 6 gennaio. Tradotto: chi vive Roma nel weekend natalizio—famiglie, giovani, pendolari dello shopping, turisti—ha un incentivo semplice e immediato. Ed è qui l’aspetto di pubblica utilità: meno auto significa meno ingorghi, meno incidenti, meno smog, e tempi di spostamento più prevedibili.

ZTL estesa: la scelta che divide (ma manda un messaggio)

Sul fronte ZTL il Comune decide di stringere: nel Centro Storico gli orari vengono ampliati dal 6 al 24 dicembre (tutti i giorni), poi rimodulati dal 26 dicembre al 6 gennaio includendo anche i weekend. Anche la ZTL Tridente resta attiva per quasi tutto il periodo, con la sola eccezione del 25 dicembre. È una misura che crea inevitabilmente una frattura politica: da una parte residenti e chi chiede una città più vivibile; dall’altra chi teme penalizzazioni per l’accessibilità in auto. Ma il segnale è netto: il centro non può essere il parcheggio di Natale.

Metro C e tram: credibilità in gioco

Nel pacchetto c’è anche la componente “simbolica”: la Metro C con le nuove fermate Colosseo e Porta Metronia, presentate come stazioni-museo per il valore archeologico dell’area. E poi il ritorno del servizio tram, con il ripristino della quasi totalità delle linee dopo i blocchi legati a cantieri e manutenzioni (resta fuori una linea per lavori collegati alla nuova tramvia). Qui non è solo cronaca di mobilità: è reputazione politica. Perché puoi fare tutte le campagne “lasciate l’auto”, ma se poi il trasporto pubblico non è affidabile, la città ti presenta il conto.

Più corse, orari speciali e potenziamenti: la prova del nove

Per reggere l’impatto delle feste sono previste più corse sulle metropolitane nei giorni di maggiore affluenza e un calendario di orari prolungati in date chiave come Vigilia, Santo Stefano e soprattutto Capodanno, quando serve garantire rientri notturni sicuri senza trasformare Roma in un imbuto. In parallelo, spazio anche alla sharing mobility con promozioni e agevolazioni per car sharing, monopattini e bici, più parcheggi dedicati in nodi sensibili.

In sintesi: il piano di Gualtieri punta a trasformare dicembre in un test politico. Se funziona, sarà la prova che Roma può gestire eventi e picchi senza collassare. Se non funziona, il rischio è che il “Natale a 10 euro” resti uno slogan, e non una soluzione.