Natale Hjorth, due processi per la privacy di un assassino

Natale Hjorth

“Arrecava a Natale Hjorth un danno ingiusto”: ma povero ergastolano…

Andate a raccontarlo alla vedova di Mario Cerciello Rega, il carabiniere assassinato a coltellate a Roma da quei due americani senza testa.

La privacy di Natale Hjorth …

Certo, non si fa, non è bello fotografare un criminale bendato e metterlo alla berlina in una chat di whatsappcon 18 partecipanti. 18, non mille.

Eppure, quell’altro carabiniere che ha osato postare la fotografia dovrà andare a processo. Che indubbiamente è meglio del cimitero.

Però è davvero ridicolo. La privacy violata. Natale Hjorth ne sarà rimasto orrendamente turbato e in cella non fa altro che pensarci.

Ma vi pare normale tutto questo? Spenderemo altri soldi nostri per chi è venuto dall’America a massacrare un carabiniere che stava facendo solo il suo dovere.

Anzi no, i processi saranno due. Perché davanti ad un giudice diverso andrà anche un altro carabiniere, quello che ha bendato Natale Hjorth: l’accusa nei confronti del militare è quella di misura di rigore non consentita dalla legge.

E davvero una persona normale esplode. Perché non si capisce più la logica. In quelle ore i due assassini venivano acciuffati e portati in caserma. È facile immaginare la concitazione del momento, e che cosa possa essere accaduto. Fatto sta che ci si preoccupa tanto se un assassino è stato bendato per qualche minuto e se un altro carabiniere ne ha mostrato la foto a suoi pochi colleghi in chat.

Chi ha buona memoria ricorderà quando a Palermo fu portato in caserma dopo l’arresto il mafioso Giovanni Brusca, l’assassino di Giovanni Falcone, di sua moglie e della scorta nell’orrenda strage di Capaci.

Tutti assistemmo all’esultanza degli agenti nel cortile della questura del capoluogo siciliano. Andavano processati anche loro?

A volte la giustizia è davvero incomprensibile. Certo, non si deve mancare di riguardo ad una persona perché detenuta. Ma ci vuole anche senso della misura, magari a chi ha fatto quella fotografia e all’altro che l’ha diffusa bastava una ramanzina dei superiori. Ma che si debbano perdere tempo e soldi per due processi pare davvero fuori dal mondo.