Neanche i colpi bassi e sleali della sinistra a Sanremo hanno condizionato gli italiani: anzi…

Fallito il tentativo delle sinistre di fare di Sanremo una tribuna politica. O meglio, la tribuna politica l’hanno fatta, ma ha disgustato tutti. “Il centro destra finalmente rappresenta, dopo anni di mala gestione, la scelta vincente dei nostri cittadini. Vince ancora una volta l’Italia dell’identità, della tradizione che si fa innovazione. È la vittoria dell’Italia reale fatta di famiglie, piccole e medie imprese, associazioni e non quella surreale mostrata in questi giorni al Festival di Sanremo da Amadeus, con buona pace di Fedez e di Chiara Ferragni”. E anche di Roberto Benigni. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Marco Scurria. “Dopo questa vittoria nel Lazio e in Lombardia, ci sentiamo ancora più impegnati e responsabili a cambiare la nostra Italia. Stiamo percorrendo la direzione giusta per cambiare finalmente il destino del nostro Paese”.
Le scenette e le provocazioni di Sanremo non sono servite
Le scenette di Fedez a Sanremo, dallo strappo della fotografia del vice ministro Bignami in diretta tv al bacio in bocca a Rosa Chemical, sul voto “hanno influito pochissimo. Benigni, Ferragni e Paola Egonu potrebbero avere influito di più”. “Fedez – commenta il sondaggista Renato Mannheimer – ha solo rubato il festival a Ferragni”. E per quanto riguarda il possibile influsso sulle votazioni regionali “se c’è stato – dice all’Adnkronos – parliamo di percentuali bassissime, 1% o al massimo 2%. La reazione dei politici sul Festival di Sanremo è stata esagerata”. Secondo Mannheimer, “anche se Benigni tenta di cercare di favorire il centrosinistra, tutto questo clamore sul festival è eccessivo. La decisione elettorale è un processo lento e continuo. Quindi un Benigni potrebbe aver corroborato l’intenzione di chi era orientato a votare Pd”.

L’Ugl: Sanremo dimostra solo gli evidenti limiti della dirigenza Rai
“Mentre le donne e gli uomini del servizio pubblico radiotelevisivo, dietro le quinte dell’Ariston, compivano gli ormai soliti miracoli per dar vita allo show più complesso della televisione italiana, sul palco di Sanremo invece la Rai non l’ha purtroppo vista nessuno. Questo Festival ha mostrato, ancora una volta, gli evidenti limiti del suo vertice e del suo management editoriale”. E’ l’accusa che rivolge Danilo Leonardi, segretario nazionale della Ugl Comuncazioni, per il quale “Sanremo da grande rassegna internazionale della canzone italiana è diventato ormai proprietà privata di un pugno di personaggi, agenti e artisti, profumatamente pagati, che possono fare il bello e il cattivo tempo senza che nessuno dei manager Rai possa e abbia voglia di esercitare il doveroso controllo sulle loro scelte”.