Nel Pd la Prestipino studia da sindaco di Roma. Ecco come
Patrizia Prestipino a Roma è un volto conosciuto nell’ambiente politico. Donna di sinistra, impegnata nel sociale ma anche capace di fare breccia nei salotti buoni dell’ Eur. Quartiere dove è stata eletta per la prima volta, e dove è stata presidente del parlamentino di zona. Poi il passaggio in provincia come assessora al turismo di Zingaretti e l’esperienza in parlamento. Famoso il suo abbraccio a Renzi appena eletto segretario nel 2017. Acqua passata. Oggi lancia il suo progetto Roma Riformista. Perché i deputati romani sono pochi, e quando il parlamento deve decidere i soldi vanno sempre al nord. Una sorta di lobby che non ama particolarmente la capitale secondo la Prestipino. Che ora vuole scendere di nuovo in campo direttamente. Per dare una scossa a una città che è stata abbandonata. E che è diventata triste. Ferma, senza idee, senza un progetto e senza una vera classe dirigente. La Raggi è avvisata.
Nasce Roma Riformista. E la Raggi è avvisata
Nasce Roma Riformista, un think tank collocato nell’area della sinistra moderata. Promotrice dell’iniziativa è Patrizia Prestipino, che offre la sua ricetta per cambiare Roma. Iniziando dal decentramento amministrativo mai veramente attuato. Quando ero presidente di municipio sapevamo esattamente cosa fare, come rapportarci con il Campidoglio. Ora è tutto slegato, sembra che ognuno vada avanti per conto suo. Questa benedetta Roma capitale di veramente capitale ha solo il nome stampato sui bigliettini da visita. Servono risorse per i territori, per il sociale, per la cura del verde. Adesso il ministro Gualtieri ha garantito risorse in più per Roma. Dovranno essere impegnate in cose veramente utili per la città. Perché Roma oggi è praticamente ferma. Questo il pensiero della Prestipino, e certo per Virginia Raggi non sono carezze. Sembra che i giochi per eleggere il nuovo sindaco nel campo del centro sinistra si siano aperti. E non si fanno sconti.
Roma Riformista oggi è un contenitore. Domani chissà
Oggi Roma Riformista è un contenitore. Messo sul campo per raccogliere idee e progetti partendo dal territorio. Proprio da quel nono municipio di cui dodici anni fa la Prestipino è stata presidente. Che corrisponde anche a parte del suo collegio elettorale ora che è diventata parlamentare. E che ha scelto di restare nel PD non seguendo Matteo Renzi in Italia Viva. Anche se per le sue posizioni moderate e progressiste in molti se lo sarebbero aspettato. Mi hanno chiesto di candidarmi qui e possibilmente di vincere, dice la deputata in un’intervista a fanpage. Ed è quello che ho fatto. Una punta di vanità che le perdoniamo, visto che in effetti è andata proprio così.
Per la sfida al Campidoglio una concorrente in più
Che sbocchi avrà il nuovo contenitore politico di Patrizia Prestipino ancora non lo sappiamo. Lei è troppo esperta per anticipare i tempi. E correre il rischio di bruciarsi. Ma Roma Riformista suona come un avviso di sfratto per la sindaca Virginia Raggi. Faccio quello che la mia coscienza e il mio cuore mi dettano di fare, chiosa la Prestipino. Aspettando di vedere chi sceglierà per la poltrona di sindaco il centrodestra, lei la sua sfida a sinistra l’ha già lanciata. I Cinque Stelle e il PD sono avvisati. Per la corsa al Campidoglio potrebbe esserci una concorrente in più.