Neo papà in Vaticano, Leone XIV concede 5 giorni di congedo retribuito

Non sarà la rivoluzione che molti auspicavano, ma per i neo papà che lavorano nella Città del Vaticano è comunque un passo avanti. Con un Rescriptum approvato da Papa Leone XIV, l’11 agosto 2025 sono entrate in vigore nuove misure a sostegno della genitorialità. La riforma interviene sul Testo Unico delle Provvidenze a favore della famiglia e sulle Norme per la disciplina della concessione dell’assegno familiare, con novità mirate soprattutto ai neo-papà.
Tra le principali novità:
- Congedo di paternità: passa da 3 a 5 giorni lavorativi, retribuiti al 100%, da fruire entro 30 giorni dalla nascita o dall’adozione. La fruizione è facoltativa.
- Permessi per genitori di figli con disabilità grave: confermati 3 giorni retribuiti al mese, anche continuativi, ma solo se il figlio non è ricoverato a tempo pieno.
Non sono previste modifiche agli assegni familiari, che restano regolati dalle norme già in vigore.

Congedo per i neo papà: Vaticano e Italia a confronto
In Italia, il congedo obbligatorio per i padri è di 10 giorni lavorativi, retribuiti al 100%, da utilizzare entro 5 mesi dalla nascita o dall’adozione.
In Vaticano, invece, il congedo è di 5 giorni, facoltativo, e utilizzabile entro 30 giorni.
Risultato: in Italia la durata è doppia e la fruizione è obbligatoria; in Vaticano resta più breve e a discrezione del lavoratore.
Permessi per figli disabili: regole e differenze
Sia in Italia che in Vaticano sono previsti 3 giorni di permesso retribuito al mese per i genitori di figli con disabilità grave.
La differenza è che in Italia la Legge 104 prevede anche un congedo straordinario fino a 2 anni per assistere un familiare disabile, mentre in Vaticano questo strumento non esiste e i permessi sono concessi solo se il figlio non è ricoverato a tempo pieno.
Anche la definizione di “disabilità grave” cambia: in Italia è stabilita dalla commissione medico-legale INPS, in Vaticano dal Collegio medico del Governatorato, il cui giudizio è definitivo e non impugnabile.
Un passo avanti, ma non un sorpasso
Il Rescriptum vaticano di agosto 2025 introduce tutele in più per i neo-papà e regole più chiare sui permessi per disabilità, ma il confronto con il sistema italiano mostra un divario: più giorni e obbligatorietà in Italia, congedi straordinari e criteri di valutazione più articolati.
Il Vaticano fa un passo avanti, ma resta distante dagli standard di tutela già consolidati nella normativa italiana.