Nessun bollettino sulle condizioni di Berlusconi. E finalmente la Schlein si degna di fargli gli auguri

Valori Cinquestelle

È il terzo giorno e pertanto la quarta notte di terapia intensiva per Silvio Berlusconi, ricoverato da mercoledì mattina all’ospedale San Raffaele di Milano per una polmonite piuttosto aggressiva che secondo il suo medico personale, Alberto Zangrillo, è stata scatenata come conseguenza della leucemia mielomonocitica cronica di cui l’ex premier soffre da due anni.

«È dura ma ce la farò anche questa volta», le parole dell’ex premier così come le riferisce il Giornale. Secondo le ultime indiscrezione è stata una giornata trascorsa molto tranquillamente fuori dalle porte dell’ospedale, ancora affollato da giornalisti e operatori di radio e tv. Nel frattempo, attorno al Cavaliere si sono stretti in maniera accorata e spontanea i sostenitori, arrivati oggi al nosocomio milanese per la prima volta in tre giorni. Dal giovane militante milanese di Forza Italia all’anonimo e tatuatissimo signore che ha consegnato una lettera personale per il Cav, per non parlare della Curva del Monza che ha addirittura affisso uno striscione.

Si sono stretti accanto a Berlusconi parenti e amici più vicini. Dal fratello Paolo ai figli, dal presidente di Mediaset Fedele Confalonieri ad Adriano Galliani. Marina, Piersilvio e Barbara Berlusconi quando hanno lasciato il San Raffaele, prima di salire ognuno sulla propria auto e prendere l’uscita di via Olgettina 60, si sono salutati abbracciandosi a lungo. E in mattinata sono arrivati gli auguri di pronta guarigione del Capo dello Stato Sergio Mattarella e della segretaria del Pd Elly Schlein.

Nessun aggiornamento invece è stato diffuso ne’ fatto trapelare sull’evoluzione delle condizioni di Berlusconi. Dopo la nota emessa ieri da Zangrillo e dal primario di Ematolgia Fabio Ciceri, si puo’ dire sia calato il silenzio. D’altro canto, il cauto ottimismo sullo stato di salute che e’ iniziato a circolare dopo giorni dominati solo da timori oggi ha fatto il paio col calore crescente del dibattito sul futuro di Forza Italia, con il coordinatore nazionale Antonio Tajani che pero’ ha rispedito al mittente ogni accusa di spaccatura interna al partito: “Nessuno parla di congressi, nessuna litiga”.