Nettuno, bimba di quattro anni rischia di annegare: salvata dal carabiniere fuori servizio

Nettuno, nel pomeriggio di sabato 29 giugno, una tranquilla giornata di mare sul litorale ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Intorno alle 16:30, una bambina di appena quattro anni, che si trovava sulla battigia in compagnia dei genitori, è stata improvvisamente risucchiata dalle onde, probabilmente a causa di un’improvvisa risacca o di un’onda più forte del previsto.
In pochi istanti la piccola è finita sott’acqua, senza riuscire più a mantenersi a galla, ingerendo una quantità significativa di acqua marina. La scena ha attirato l’attenzione dei bagnanti, ma a intervenire tempestivamente è stato un uomo che, per caso, si trovava nei pressi. La notizia è stata riportata dal quotidiano il Messaggero.

Nettuno, il carabiniere eroe in borghese
L’uomo che si è tuffato senza esitare è un carabiniere, libero dal servizio, in spiaggia con la propria famiglia. Militare del secondo reggimento della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Velletri, ha individuato subito la gravità della situazione. Si è lanciato in acqua, raggiungendo la bambina in pochi secondi, riuscendo a riportarla a riva mentre era ancora priva di sensi.
Senza perdere tempo, le ha praticato una manovra addominale – simile alla tecnica di Heimlich – per favorire l’espulsione dell’acqua ingerita. Il gesto ha fatto la differenza: la bambina ha ripreso a respirare, tra il sollievo generale dei presenti. È stato un intervento decisivo, che ha permesso alla piccola di sopravvivere.
Nettuno, i soccorsi e il trasporto in ospedale
Nel frattempo, qualcuno aveva già allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Nettuno e un’ambulanza del 118. Gli operatori sanitari hanno prestato le prime cure sul posto, stabilizzando la piccola, ancora sotto choc ma cosciente. È stata poi trasportata in codice giallo all’ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, dove è stata sottoposta a ulteriori accertamenti clinici. Le sue condizioni si sono fortunatamente rivelate buone, tanto da permetterne le dimissioni in serata.
Un episodio che solleva interrogativi sulle spiagge libere
L’episodio riapre inevitabilmente il dibattito sulla sicurezza nelle spiagge italiane, in particolare nei tratti liberi e non sorvegliati, dove la presenza dei bagnini è spesso saltuaria o completamente assente. Il pronto intervento del carabiniere fuori servizio ha evitato una tragedia, ma non si può affidare al caso o alla fortuna la salvezza dei più piccoli. In molti casi, bastano pochi secondi di distrazione perché una situazione si trasformi in un incubo. A far riflettere è anche la giovane età della bambina, che si trovava in un tratto d’acqua all’apparenza innocuo, ma evidentemente non privo di insidie.
Un eroe silenzioso e una lezione collettiva
Il carabiniere ha evitato l’irreparabile con prontezza e sangue freddo, caratteristiche che fanno parte della sua formazione ma che non si danno mai per scontate. Il suo gesto, rimasto lontano da ogni clamore mediatico o personale, racconta invece una storia di servizio alla collettività anche fuori dagli orari d’obbligo. La vicenda si chiude con un lieto fine, ma il messaggio che lascia è chiaro: il mare va rispettato, i bambini vanno sorvegliati costantemente, e la presenza di personale addestrato può fare la differenza tra la vita e la morte.