Nettuno, stretta sui terreni abbandonati, via a quattro ordinanze del Comune: rischi pesanti per i privati inadempienti

A Nettuno cala la scure contro l’incuria. Con quattro ordinanze mirate, il Comune ha avviato una vera e propria offensiva per riportare ordine e decoro nei terreni lasciati da anni in stato di abbandono. La decisione arriva dopo segnalazioni e sopralluoghi che hanno fotografato una situazione insostenibile: lotti invasi da sterpaglie, rifiuti e degrado diffuso. Il Comune, guidato dal Settore Ambiente e Sanità, ha deciso di intervenire con fermezza, imponendo ai proprietari la bonifica immediata.
Quattro aree di Nettuno sotto osservazione, la stretta del Comune
Non si tratta di un caso isolato. Le ordinanze riguardano quattro terreni di Nettuno distribuiti tra il cuore della città e le zone periferiche. Alcuni si trovano in quartieri residenziali, altri in aree semi-rurali, ma tutti condividono la stessa condizione di incuria che, secondo l’amministrazione, rappresenta una minaccia per la salute pubblica e per la sicurezza. È il segnale che l’emergenza riguarda l’intero territorio comunale e non più soltanto alcune zone marginali.

L’ultimatum ai privati con quattro ordinanze inequivocabili
Il messaggio inviato dal Comune di Nettuno è netto: i proprietari devono intervenire in tempi rapidi. Se non lo faranno, scatterà l’“intervento in danno”, ovvero la bonifica forzata da parte del Comune, con il conto delle spese addebitato direttamente agli inadempienti. Non solo sanzioni amministrative, dunque, ma vere e proprie stangate economiche che potrebbero pesare duramente sulle tasche dei cittadini negligenti. La linea è chiara: nessuna tolleranza verso chi abbandona i propri terreni.
Polizia locale di Nettuno in campo sui terreni abbandonati
Il controllo sul rispetto delle ordinanze è stato affidato alla Polizia Locale di Nettuno, incaricata di monitorare ogni passaggio e di riferire puntualmente all’amministrazione. Una scelta che non lascia margini di elusione. L’azione coordinata tra uffici comunali e vigili urbani rappresenta il primo banco di prova per una politica di rigore che, per la prima volta, prende di mira apertamente i privati responsabili di incuria.
Un segnale forte alla città
L’intervento su quattro aree di Nettuno distribuite tra centro e periferia segna un cambio di passo evidente. Nettuno cerca di liberarsi dall’immagine di città piegata dal degrado e dagli incendi estivi, spesso alimentati dalle sterpaglie non rimosse. La battaglia dell’amministrazione di Nettuno è anche un messaggio simbolico: l’incuria privata non può più essere tollerata, perché ricade sulla collettività in termini di rischi sanitari, sicurezza e decoro.
Emergenza diffusa
Il problema dei terreni di Nettuno abbandonati non è nuovo. Da anni i cittadini denunciano la presenza di lotti incolti trasformati in discariche abusive, rifugi per animali indesiderati o polveriere pronte a incendiarsi sotto il sole estivo. Ora, però, la risposta dell’amministrazione rompe un lungo silenzio. Non più promesse o inviti alla collaborazione, ma atti concreti che obbligano i privati ad assumersi le proprie responsabilità.
Ricorsi e margini di difesa
Le ordinanze prevedono, come da norma, la possibilità di ricorso. Ma la volontà politica appare decisa: nessuna retromarcia. L’obiettivo è ripristinare ordine e vivibilità in quartieri che da troppo tempo convivono con il degrado. Per i cittadini rispettosi delle regole, questa scelta rappresenta un atto di giustizia; per i proprietari negligenti, un avvertimento che non ammette più rinvii.
La posta in gioco
Dietro questa stretta non c’è solo un’azione amministrativa, ma un progetto più ampio: restituire a Nettuno un’immagine dignitosa, spezzando la spirale di abbandono che mortifica interi quartieri. Quattro ordinanze possono sembrare un passo limitato, ma segnano l’inizio di una strategia che potrebbe estendersi a decine di altri terreni. La città è ora davanti a un bivio: o imboccare la strada della legalità e del decoro, o rassegnarsi a vedere il Comune intervenire con mano dura, addebitando costi salati ai responsabili.