Nettuno, un nuovo parco nell’area abbandonata tra il mare e il Santuario di Maria Goretti: tempi e costi

Nettuno, l'area su in corso di riqualificazione, diventerà parco, foto Google Maps

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Nettuno, un’area urbana dimenticata, tra viale Giacomo Matteotti e via della Liberazione, tornerà presto a vivere. È qui, tra il mare e il Santuario di Santa Maria Goretti, che il Comune di Nettuno ha avviato un progetto di riqualificazione di forte valore sociale: la trasformazione di un ex spazio degradato, in parte composto da immobili confiscati alla criminalità, in un nuovo parco pubblico aperto a tutti.
L’obiettivo è ambizioso: restituire alla città un luogo di bellezza e sicurezza, trasformandolo in un simbolo concreto di riscatto civile.

Un finanziamento pubblico per un’area confiscata

Il progetto, denominato “Beni confiscati e spazi di legalità”, nasce grazie al contributo regionale ottenuto dal Comune nell’ambito del bando promosso dalla Regione Lazio nel 2024. Nettuno si è vista riconoscere un finanziamento di 92.181,75 euro, a fronte di una spesa complessiva prevista di circa 153 mila euro. Il resto sarà coperto con fondi comunali, in un cofinanziamento che testimonia la volontà dell’amministrazione di investire in sicurezza e rigenerazione urbana.
Si tratta di un’area a lungo abbandonata, percepita dai cittadini come insicura e ai margini della vita sociale. Con questo intervento, l’obiettivo è invertire la rotta e restituire un bene pubblico a chi da troppo tempo ne è stato privato: la comunità.

Dalle carte ai cantieri: chi guida l’intervento

Il progetto è seguito dall’ingegnera E. D., nominata Responsabile Unico del Procedimento. La direzione generale dell’Area Governo del Territorio è invece affidata all’ingegner C. S. F.. Nei primi mesi del 2025, l’Amministrazione ha completato le fasi tecniche preliminari: rilievi topografici, relazioni agronomiche e progettazione esecutiva.
A inizio ottobre è stato affidato anche il servizio di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione all’ingegner G. C., professionista di Nettuno, per un importo complessivo di 3.647,80 euro. Un passo fondamentale per garantire la piena regolarità e la trasparenza dell’intervento.

Un’opera simbolo di rigenerazione e sicurezza

Il progetto non è solo un intervento urbanistico, ma un vero e proprio atto di politica civile. Gli immobili coinvolti fanno parte del patrimonio confiscato alla criminalità organizzata: luoghi che, fino a pochi anni fa, rappresentavano l’illegalità e l’abbandono.
Oggi diventano invece “spazi di legalità”, come recita il titolo del bando regionale, destinati a ospitare aree verdi, percorsi pedonali e spazi di aggregazione.
Un modo per ricucire un tessuto urbano ferito e restituire dignità a una parte della città che, per troppo tempo, ha vissuto ai margini della vita pubblica.

Tempi e prospettive

L’opera rientra nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2025-2027 e sarà avviata nel corso del 2025.
Secondo le stime, i lavori — del valore di 111.185 euro al netto di imposte e oneri — dovrebbero concludersi entro la fine del 2026, compatibilmente con i tempi di approvazione definitiva e con le procedure tecniche ancora in corso.
Una volta completato, il nuovo parco offrirà spazi verdi accessibili, aree gioco per bambini, percorsi pedonali e punti di sosta, con un’attenzione particolare all’inclusione e alla sostenibilità ambientale.

Dalla straordinaria alla ordinaria amministrazione

Non va dimenticato che il progetto è stato avviato durante la gestione commissariale del Comune di Nettuno, a seguito dello scioglimento per infiltrazioni mafiose. La Commissione Straordinaria, nel 2024, aveva inserito l’intervento tra le priorità per la rinascita della città, puntando proprio sulla riconversione dei beni confiscati. Oggi, con il ritorno alla normale amministrazione, il progetto rappresenta il segno tangibile di una continuità istituzionale che guarda alla ricostruzione del rapporto tra cittadini e territorio.

Nettuno, un investimento per il futuro

La trasformazione di quest’area non è solo un’opera pubblica, ma un investimento sul futuro.
Attraverso la riqualificazione urbana, Nettuno riafferma la sua identità di città costiera capace di unire memoria, legalità e bellezza. Il nuovo parco, incastonato tra il mare e uno dei luoghi spirituali più amati del Lazio, sarà non solo un’oasi di verde, ma anche un presidio civile e simbolico.
Un segnale forte: là dove un tempo regnavano incuria e illegalità, torneranno a crescere alberi, panchine e vita.

Un cantiere di legalità e speranza per Nettuno

La riqualificazione dell’area tra Viale Matteotti e Via della Liberazione rappresenta un tassello decisivo nel percorso di riscatto urbano di Nettuno.
Un cantiere che non riguarda solo opere murarie, ma la rinascita di una coscienza collettiva: quella che crede che la legalità non si predichi soltanto, ma si costruisca, mattone dopo mattone, parco dopo parco.

Nettuno, l'area su in corso di riqualificazione, diventerà parco, foto Google Maps
Nettuno, l’area su in corso di riqualificazione, diventerà parco, foto Google Maps – www.7colli.it