Niccolò è già allo Spallanzani. Via da Wuhan

“Terra”, avrà pensato Niccolò, finalmente in Patria. Ora è già allo Spallanzani (in foto all’arrivo in ospedale) il ragazzo diciassettenne di Grado che è riuscito – dopo tante traversie – a farsi riportate in Italia da Wuhan.

E’ emozione per molti: in tanti consideravamo questo giovane come un figlio di ciascuno di noi, con le tipiche ansie di ogni genitori. I suoi non stavano nella pelle a Pratica di Mare, l’aeroporto militare dove il volo è atterrato stamane. Ad attenderlo anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Niccolò con zainetto e mascherina

Allo Spallanzani Niccolò è arrivato con zainetto e mascherina, circondato dai suoi angeli in scafandro, gli operatori sanitari che lo hanno in cura. È stato trasportato in regime d’isolamento nell’ospedale specializzato per la cura del coronavirus e in generale delle malattie infettive.

Il direttore sanitario Francesco Vaia – come nel video qui sotto – ha predisposto il percorso del giovane al suo arrivo da Pratica di Mare. Predisposta tutta l’accoglienza del caso per le delicate cure.

Ora la quarantena per le cure del caso

Qui ci sarà il periodo di quarantena per il giovane, abbastanza provato per il periodo trascorso nella città da cui è partita l’epidemia che sta preoccupando il mondo.

Le condizioni morali del ragazzo sono soddisfacenti, ha dispensato sorrisi e gratitudine a quanti lo hanno accolto, dalla sua barella di biocontenimento dove è rimasto per tutto il lungo viaggio.

Alla partenza da Wuhan, Niccolò — come scritto ieri — ha detto a tutti di stare bene: «Sapevo che sareste tornati a prendermi», ha aggiunto sorridendo, e guardando senza paura chi gli stava intorno dall’altra parte della lastra trasparente che lo isolava dal resto del mondo, sulla barella in bio-contenimento dove è costretto a rimanere per tutto il volo.