“Nicola Zingaretti, io ti accuso e non mollo”

Accuso Zingaretti

Perdonatemi, se rubo questo spazio indipendente per fare un appello a tutti gli uomini liberi.

Ci sono percorsi che sono iniziati tra sogni ed ideali e non riescono a terminare tra regolamenti e compromessi.

E lo scrivo chiaro, senza girarci intorno, ci sono in Fratelli d’Italia, ma ci sono anche a sinistra.

Allora questo è un atto d’accusa, ma anche un appello ad uscire dal grigiore della politica.

Viviamo un periodo storico unico, paragonabile forse al dopo guerra, ma questa guerra ha un nemico invisibile, il COVID19 e tanti altri nemici subdoli, quelli che si annidano tra i non detti, i non fatti ed i riti stanchi di chi balla il valzer delle istituzioni.

“Zingaretti, io ti accuso”

Mi dispiace Presidente Zingaretti, io non sto zitta, ho parlato per prima e smetterò di parlare per ultima, non cerco un posto al sole cerco di rimanere fedele alla ragazzina che sono stata.

Cerco Presidente, le risposte che non ho avuto. E me lo lasci dire, quelle che dovrebbe anche ai suoi che non se ne capacitano.

Come si può non indignarsi e fuggire davanti allo scandalo che ha visto protagonista la regione che presiede? E come si può cercare di bollare come bufale milioni di euro usciti senza tornare e senza portare una sola mascherina FFP2 ed FFP3 nella sede della protezione civile regionale? Come si può giustificare l’ombra nera di un imputato in un processo di camorra a garanzia di una polizza di un’assicurazione tardiva e non iscritta all’IVASS? Come si può immaginare che tanta arroganza e tracotanza non abbia effetti disastrosi?

Si rende conto Presidente Zingaretti che non godete di nessuna immunità che vi salvi dall’ira del popolo?

“Nulla sarà più come prima”

Forse “Mafia Capitale”  e lo “stadio della Roma” o il recente caso Palamara non vi hanno ancora insegnato niente? Ma vi accorgete che niente sarà più come prima e che mentre una famiglia normale è costretta a rivolgersi alla rete della solidarietà per poter dare da mangiare ai propri figli non si può relegare a polemica politica lo sperpero di milioni di euro pubblici?

“Si può sperare che il mondo torni a quote più normali”? Canta Battiato.

Allora questo è anche, un atto d’amore, una richiesta disperata di coraggio, di mettersi in piedi per l’Italia, senza tenere, come vi ho visto fare , lo sguardo basso.

Giovedì prossimo varchi la soglia del Consiglio regionale, raggiunga lo scranno del Presidente e lo sia per una volta di tutti, anche di chi orgogliosamente all’opposizione ha fatto il massimo per smascherare chi ha fiutato l’affare e chi colpevolmente glielo ha permesso.

*consigliere regionale di Fratelli d’Italia