Nicole Kidman mangia i grilli, Salvini: no, grazie…. L’ultima follia della Ue

“A differenza di Nicole Kidman, la grande maggioranza degli italiani non porterebbe mai a tavola gli insetti, considerati estranei alla cultura alimentare nazionale”. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe’ in riferimento all’autorizzazione concessa dall’Unione Europa all’immissione sul mercato di Acheta domesticus. Vale a dire il grillo domestico, in polvere parzialmente sgrassata, come nuovo alimento, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale comunitaria proprio dopo la polemica sul consumo di insetti da parte della famosa attrice australiana. Il 54% degli italiani sono proprio contrari agli insetti a tavola, mentre sono indifferenti il 24%, favorevoli il 16% e non risponde il 6%, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe”.
Oltre la metà degli italiani contraria
La commercializzazione di insetti a scopo alimentare è resa possibile in Europa dall’entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui “novel food”. Il quale permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da Paesi terzi. L’ultima richiesta, sottolinea la Coldiretti, è stata fatta dal la società vietnamita Cricket One Co. Ltd riguardo l’uso della polvere parzialmente sgrassata ottenuta da Acheta domesticus (grillo domestico). Come ? Intero nel pane e nei panini multicereali, nei cracker e nei grissini, nelle barrette ai cereali, nelle premiscele secche per prodotti da forno. E poi, nei biscotti, nei prodotti secchi a base di pasta farcita e non farcita, nelle salse, nei prodotti trasformati a base di patate, nei piatti a base di leguminose e di verdure.

La farina di insetti si potrà usare anche per la pizza
Non è finita: nella pizza, nei prodotti a base di pasta, nel siero di latte in polvere, nei prodotti sostitutivi della carne, nelle minestre e nelle minestre concentrate o in polvere. Ma anche negli snack a base di farina di granturco, nelle bevande tipo birra, nei prodotti a base di cioccolato, nella frutta a guscio e nei semi oleosi, negli snack diversi dalle patatine e nei preparati a base di carne, destinati alla popolazione in generale.
Non solo grilli, anche la larva gialla e la locusta migratoria
Al momento la Ue, evidenzia Coldiretti, “ha già autorizzato per la vendita, come cibo da portare in tavola non solo dei grilli domestici. Ma anche la larva gialla della farina (Tenebrio molitor) e la Locusta migratoria. Una corretta alimentazione non può però prescindere dalla realtà produttiva e culturale locale nei Paesi del terzo mondo come in quelli sviluppati – sostiene la Coldiretti –. E a questo principio non possono sfuggire neanche bruchi, coleotteri, formiche o cavallette a scopo alimentare che, anche se iperproteici, sono molto lontani dalla realtà culinaria nazionale italiana ed europea.
Fare attenzioni agli insetti che provengono da Paesi con allarmi alimentari
Al di là della normale contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla cultura nazionale, l’arrivo sulle tavole degli insetti solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico. Ai quali è necessario dare risposte. Facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità. Considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come il Vietnam, la Thailandia o la Cina. Paesi da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari”.
Salvini: no, grazie
“Polvere di grillo… No, grazie. Se qualcuno in Europa ha piacere a mangiare insetti faccia pure, per i miei figli preferisco i sapori e i profumi della nostra terra e li difendo”. Ad affermarlo in un tweet è il ministro delle Infrastrutture e vicepremier, Matteo Salvini commentando il via libera dell’Ue all’uso della polvere di grillo come alimento.
(Foto: fotogramma da youtube di video di Vanity Fair Italia)