Niente da fare la pandemia non rallenta: e con le riaperture sarà peggio

covid 30 marzo (2)

Pandemia sempre attiva. Sono 13.817 i contagi da coronavirus in Italia oggi, 24 aprile, secondo i dati regione per regione nel bollettino della Protezione Civile. Da ieri, secondo la tabella del ministero della Salute, registrati altri 322 morti che portano il totale a 119.021. Nelle ultime 24 ore eseguiti 320.780 tamponi, quindi meno del solito, il tasso di positività è al 4,3%. Scendono ancora i ricoveri in terapia intensiva, dove ci sono ora 2.894 persone (-85 da ieri), con 143 nuovi ingressi giornalieri. Sono 3.369.048 i guariti in totale (+17.587), 461.448 gli attualmente positivi (-4.095).

Lazio, meno tamponi ma più contagi

Sono 1.266 i nuovi contagi da coronavirus oggi 24 aprile nel Lazio, secondo i dati dell’ultimo bollettino. Si registrano altri 23 decessi. “Oggi su oltre 15mila tamponi nel Lazio (-1.231) e oltre 20mila antigenici per un totale di oltre 35 mila test, si registrano 1.266 casi positivi (+45), 23 i decessi (=) e +1.215 i guariti. Aumentano i casi, mentre sono stabili i decessi e diminuiscono le terapie intensive e i ricoveri. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 8%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 3%. I casi a Roma città sono a quota 500″. Lo riferisce l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato, al termine della videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19, che ringrazia “gli operatori della Croce Rossa Italiana e della Protezione Civile per il grande impegno che stanno dimostrando in questa campagna vaccinale.

Sileri: per il coprifuoco aspettiamo qualche giorno

“Non vedo personalmente una grossa differenza fra le 22 e le 23”. Lo ha detto a Sky TG24 Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, ospite di ‘Start’ commentando l’orario di coprifuoco per i ristoranti. “Ma qui – ha spiegato – esce fuori la mia parte di medico più che del politico. Direi di aspettare per le 23 un paio di settimane quando controlleremo i dati che inevitabilmente porteranno, con le riaperture, un aumento del numero dei contagi, come si è verificato in altri Paesi. Contagi – ha concluso – che però saranno verosimilmente più frequenti nei soggetti più giovani che non andranno ad interferire più di tanto con i ricoveri”