Niente seicento euro. Accontentati di avere la SLA

SLA

La borsa o la vita, seicento euro o la Sla. Voltatevi, che siete solo degni di fucilazione. Perché quanto accade nei Palazzi che decidono come deve campare una persona che sta male non meriterebbe altro.

Siamo a Fondi, c’è un macellaio. Si chiama Antonio Di Mugno, poco più che quarantenne. Antonio ha un problema di non poco conto: quel mostro chiamato SLA ha deciso di entrare nel suo organismo. Lui vive sulla carrozzella, e dirige la sua attività a fatica con chi dipende da lui, ma è il suo lavoro. Da anni.

Con la SLA osa chiedere 600 euro

Mica in un negozio, ma nei mercati ambulanti. Che dal 15 marzo sono chiusi e poi ci si è messa anche la zona rossa in città. In due mesi i soldi finiscono senza lavorare.

Anche Antonio, sposato e ha un figlio, ha chiesto il bonus da 600 euro allo Stato. Magari porta a casa un minimo aiuto per la sua famiglia. E l’INPS gli risponde. Ma non per dirgli di sì. “Lei risulta titolare di pensione diretta/ape sociale/assegno ordinario di invalidità”. E quindi domanda respinta.

Tutto vero, percepisce duecentoventi euro al mese di invalidità per la SLA… E lo denuncia su Facebook. In pratica “confessa”. “Percepisco una pensione contributiva d’invalidità di circa €200, tra cui il piano terapeutico consiste di prendere 7 medicinali ( mattina pomeriggio sera) 2 di queste le passa la Asl e le altre 5 le compro perché sono integratori e vitamine,  quindi capirete che non ci faccio nulla (€200), per poi parlare delle fisioterapia.  Però il sottoscritto ha anche un’attività con 2 punti vendita fermi al 15 marzo ed ho fatto la richiesta del bonus €600”.

La risposta è nella foto che vedete sopra e la conclusione di Antonio è davvero indignata: “Per  questo Governo e per i centinaia della Task Force essere invalidi ed avere un’attività è un privilegio”.

C’è qualcuno all’INPS che sappia che cosa vuol dire la parola SLA? Perché non è proprio una gran vita…

E magari spieghino il trattamento riservato ad una persona che ce la mette tutta per campare con la sua famiglia e se rispondono alla stessa maniera a tantissimi falsi invalidi che stanno in circolazione.

Leggeteli i commenti al post di Di Mugno, e magari fategli sentire la vostra vicinanza. Gli ha scritto una persona: “Questo è un governo che tutela mafiosi fannulloni e clandestini il popolo onesto non lo vede proprio deve solo pagare le tasse”. Un po’ sgrammaticato, ma rende l’idea della rabbia che provocano certe azioni contro le persone perbene.

E ancora: “Qualsiasi altra parola non servirebbe a rafforzare quello che hai scritto… E hanno dovuto chiamare le task force… Loro la coscienza se la lavano con l’appoggio all’immigrazione clandestina.. Così poi stanno a posto con la loro lurida coscienza….”.

Conclude un altro: “A fine pandemia dovrebbero andare a processo”. Proprio così, e forse per questo stanno sempre a pensare allo scudo penale….