Niente traliccio di 30 metri tra Ostia e Acilia: il Municipio annuncia 7 ampliamenti di antenne esistenti

Sullo sfondo un traliccio di telefonia mobile, in primo piano il sindaco Gualtieri e il mini sindaco Falcioni

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Municipio X di Roma, esattamente un anno fa i residenti di Acilia e Ostia hanno ottenuto una storica vittoria in Tribunale. Il Tar del Lazio ha annullato l’autorizzazione concessa dal Municipio X per un traliccio di 30 metri, progettato per ospitare le antenne di Iliad in via dei Basaldella. Un colosso di cemento e metallo, tre volte più alto del trampolino del trampolino Kursaal, che avrebbe cambiato per sempre il paesaggio tra Dragoncello, Madonnetta e gli Stagni di Ostia. Oggi, però, nel settore antenne e tralicci di telefonia mobile, la scena è diversa. Nessun maxi-traliccio incomberà tra i quartieri del litorale. Il Municipio X, guidato dal mini sindaco Mario Falconi, ha comunicato ai cittadini con un avviso pubblico l’arrivo di ben sette interventi di ampliamento-cambiamento su antenne esistenti. L’avviso segue un nuovo regolamento varato dal Campidoglio appena un anno fa. Nato alla luce di varie sentenze giudiziarie promosse da cittadini contro antenne previste in varie punti della Capitale, che avevano visto il Comune di Roma sconfitto nelle aule di Giustizia.

Un regolamento antenne riscritto dopo le sconfitte in aula di Roma

I giudici hanno riconosciuto il diritto dei cittadini di Roma e dei Municipi di poter contestare progetti invasivi e hanno bacchettato il Campidoglio per errori e omissioni varie. I cittadini, in sostanza, hanno il diritto non solo di essere informati di questi progetti. Ma anche di conoscerli per tempo, in modo da poter presentare osservazioni tecniche per dire la loro. Da qui la nuova cornice regolamentare, con la Deliberazione n. 78 del 2024. Deliberazione che obbliga i Municipi a informare la cittadinanza e a raccogliere osservazioni prima di concedere il via libera a modifiche e nuovi impianti. È dentro questa cornice che si inseriscono i sette interventi annunciati dal Municipio X. Segno che le grandi infrastrutture verticali non si fermano, ma forse cambiano solo strada?

Municipio X di Roma, sette interventi tra Dragona, Ostia e Acilia

L’avviso del Municipio X del 5 settembre 2025 scorso elenca con precisione chirurgica le aree coinvolte. Si tratta di ampliamenti e modifiche su antenne già attive, distribuite tra Dragona, Dragoncello, Acilia e diversi punti di Ostia. (Inseriamo l’elenco completo delle antenne che subiranno cambiamenti alla fine di questo articolo).

I nomi delle strade evocano quartieri popolosi e trafficati. Via di Dragona, via di Macchia Saponara, via Boldini, corso Duca di Genova, via Pedretti, via Kanzacchi, via Bedizzole. Le società interessate sono i principali operatori nazionali – Iliad, Vodafone, Wind Tre, TIM – insieme alla società infrastrutturale Inwit. Tutti chiedono di potenziare-cambiare le stazioni radio esistenti. Incrementando la capacità trasmissiva per far fronte alla domanda crescente di connettività o cambiando la tecnologia in uso.

La responsabilità politica del Municipio X: osservazioni entro il 26 settembre

Il nuovo regolamento stabilisce che entro venti giorni dalla pubblicazione dell’avviso i Municipi possano presentare osservazioni o opposizioni, o di chiedere delocalizzazioni, anche alla luce delle segnalazioni dei cittadini. Stessa cosa potranno fare anche i cittadini: presentare osservazioni tecniche. Ciò significa che il minisindaco Mario Falconi non può considerarsi semplice ‘spettatore’, come hanno ampiamente dimostrato le sentenze recenti dei tribunali amministrativi. È il Municipio, con la sua guida politica, a dover decidere se e come intervenire per tutelare la qualità della vita dei residenti. Il termine per le osservazioni scadrà, quindi, il prossimo 26 settembre incluso.
Falconi porta dunque sulle spalle la responsabilità politica di scelte che incidono sul paesaggio urbano, sulla salute percepita dalle comunità locali e sul rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini. Ma soprattutto sul rispetto-tutela della salute dei cittadini, specie per luoghi altamente sensibili, quali centri sportivi, scuole, presidi sanitari-ospedali, centri di aggregazione, etc. Un compito complesso, soprattutto dopo le sonore bocciature subite dal Campidoglio e Municipio X nelle aule giudiziarie.

Dalla vittoria contro il traliccio alle nuove sfide

La vicenda del traliccio di via Basaldella resta una pietra miliare: lì i residenti riuscirono a fermare un progetto imponente, difendendo il diritto alla salute e alla vivibilità del quartiere. Ma il tempo corre e la sfida si sposta ora sugli impianti già esistenti e in corso di ampliamento. L’assenza di nuovi tralicci-monstre non significa infatti che la battaglia sia finita.

Al contrario, la proliferazione di ampliamenti diffusi rischia di modificare ‘silenziosamente’ il tessuto urbano. Senza l’impatto visivo dei grandi colossi metallici. Ma con conseguenze altrettanto rilevanti sul territorio, almeno in termini di salute e/o impatto paesaggistico.

Un equilibrio ancora da trovare

Il nodo rimane sempre lo stesso: bilanciare l’inarrestabile bisogno di connessione con la tutela della salute, del paesaggio e della partecipazione democratica dei cittadini. Le sentenze hanno già dimostrato che scorciatoie e superficialità amministrative non sono più tollerate. Ora spetta al Municipio X, e al minisindaco Falconi in particolare, garantire trasparenza, vigilanza e un reale ascolto delle comunità locali.
Il futuro delle antenne tra Ostia e Acilia non si gioca più soltanto sui tribunali, ma nella capacità delle istituzioni di governare con equilibrio e coraggio una trasformazione che appare ormai inevitabile.

Sullo sfondo un classico traliccio, in primo piano Mario Falcioni, mini sindaco del Municipio X di Roma
Sullo sfondo un classico traliccio, in primo piano Mario Falcioni, mini sindaco del Municipio X di Roma – www.7colli.it