Nigeriano massacra i cassieri che chiedono di pagare la merce. Farà parte della loro “cultura”?

nigeriano violento (2)

Incredibile: un nigeriano picchia selvaggiamente per non pagare. Chissà da quanto tempo va avanti. E chissà come e perché è venuto in Italia. E chissà perché ci resta. E chissà se è affiliato alla mafia nigeriana… Tante le domande non solo su di lui ma su tutti gli immigrati che magari ci aiutano davanti i supermercati e ci chiedono l’elemosima. Guadagnano fino a cento euro al giorno, tutti i giorni. Perché noi ci facciamo commuovere gli diamo l’euro, perché crediamo siano affamati e disperati. Non è così. Ecco la storia, l’ennesima. Arrestato dalla Polizia un uomo accusato di diversi furti e rapine in zona Tiburtina. Nella giornata di ieri gli agenti del commissariato Sant’Ippolito e della 2° Sezione Volanti sono intervenuti in un negozio di generi alimentari in via Eugenio Checchi.

Nigeriano pregiudicato campa di prepotenza

Dove un uomo dopo aveva preso della merce all’interno del minimarket alla richiesta di pagamento da parte del proprietario lo aveva malmenato. All’arrivo dei poliziotti, E. L. nigeriano di 34 anni, era ancora all’interno del minimarket intento ad inveire contro il proprietario. Bloccato dagli agenti ha iniziato a divincolarsi sferrando calci e pugni e ferendo un agente ad un ginocchio, quest’ultimo ricorso a cure mediche presso il Policlinico Umberto I ha ricevuto una prognosi di 3 giorni. L’uomo è finito agli uffici del commissariato, danneggiando anche l’auto di servizio con calci e testate, tanto da costringere gli agenti a ricorrere allo spray capsycum d’ordinanza.

Rapine e furti nel palmares dell’immigrato

Il 34enne con numerosi precedenti di polizia, che però era libero come l’aria, era solito aggirarsi in zona Tiburtina. Nell’ultimo mese aveva messo in allarme vari commercianti della zona commettendo ai loro danni rapine e furti. Lo schema era sempre lo stesso, dopo aver preso merce di vario genere, alla richiesta di pagamento picchiava violentemente il proprietario per poi allontanarsi. L’attività d’indagine del commissariato Sant’Ippolito avviata dopo la prima denuncia sporta, ha permesso di arrestare in flagranza E. D. per tentata rapina, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento di beni dello Stato. Rimarrà in galera o tornerà a terrorizzare la gente onesta?