Nigeriano senzatetto accumula rifiuti davanti le nostre case. Perché non lo rimandano in Nigeria?

Questa è una storia incredibile. E’ lo specchio di come hanno ridotto il nostro Paese, la nostra nazione, tollerando e anzi favorendo l’invasione incontrollata di persone senza arte né parte che vengono in Italia attirati da chissà quali promesse. Salvio poi ridursi a fare i barboni. Ecco cosa è accaduto a causa di un nigeriano senzatetto, giovane, al quartiere Nomentano, che non è esattamente tra le periferie più sperdute della Capitale. La quantità di rifiuti accumulata da questa persona senza fissa dimora era tale da rendere quasi impossibile ad un anziano signore di aprire le finestre della sua abitazione prospiciente la strada, sita nel quartiere Nomentano di Roma.
Il nigeriano ha anche tentato di aggredire gli agenti
Una situazione che ha reso necessario l’intervento del reparto Nae (Nucleo Assistenza Emarginati) del II Gruppo Parioli della Polizia Locale, specializzato nel trattare situazioni simili, che in molti casi derivano da uno stato di disagio sociale ed economico. Disagio sociale ed economico? Ma chi gliel’ha ordinato al nigeriano di venire in Italia a fare il barbone? 33 anni, poi, potrebbe anche lavorare anziché dare fastidio ai residenti. Dalle cronache poi non si capisce se era un regolare, un clandestino, se aveva precedenti. Nè dove abitava e come si guadagnava la vita. Nessuna notizia. Ma c’è di peggio.

Ora gli dobbiamo anche trovare casa
Vani i tentativi degli agenti di avviare un dialogo e offrire il supporto adeguato al cittadino senza fissa dimora, il 33enne di nazionalità nigeriana, alla vista della pattuglia, ha tentato addirittura di colpire gli operanti. Una volta bloccato e terminati tutti gli accertamenti sulla sua identità e regolarità della posizione sul territorio nazionale, nei confronti dell’uomo, denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, sono state attivate, tramite la Sala Operativa Sociale, le procedure per offrire l’assistenza alloggiativa. Assistenza alloggiativa? Questo vuol dire che gli regaliamo una casa in cambio dei fastidi che ha dato alla collettività. Perché non lo si rimand apiuttosto in Nigeria?
Roma nel degrado più totale
E la faccenda ci è anche costata cara. Con l’ausilio di mezzi e personale Ama è stato possibile rimuovere i rifiuti che il cittadino aveva accumulato su strada, procedendo anche alla sanificazione degli spazi antistanti la finestra dell’anziano residente. Ma in tutti i giorni che il clandestino accumulava rifiuti, perché la polizia locale non è mai intervenuta? Questa vicenda è sintomatica del degrado più totale in cui è precipitata Roma, tra bivacchi, crack house, furti, rapine, microcriminalità sempre a opera di stranieri illegali e rom. Adesso basta.