Nigeriano tenta di stuprare la capotreno che gli aveva chiesto di mettere la mascherina

capotreno

Il Tribunale di Roma ha condannato con rito abbreviato, a quattro anni e quattro mesi di reclusione, un immigrato nigeriano per violenza sessuale. L’uomo ha aggredito una capotreno il 31 agosto alla Stazione Tiburtina. La donna aveva invitato il passeggero, Kelvin Imoesala, 24 anni, a indossare la mascherina nel rispetto delle norme anti-Covid. La risposta è stata un tentativo di stupro.

La capotreno salvata dalla Polfer

Secondo quanto ricostruito, la vicenda si è svolta il 31 agosto alla stazione Tiburtina, intorno alle 14. Dopo essere scesa dal vagone del treno proveniente da Tivoli, la capotreno è stata inseguita da un passeggero, il 24enne nigeriano, che probabimente aveva notato la donna già a bordo del convoglio. Provvidenzialmente, gli agenti della Polfer, richiamati dalle sue urla sono intervenuti e hanno evitato lo stupro.

Il nigeriano arrestato ha dato 5 generalità diverse

A corollario della vicenda, c’è da notare che K.I. forse non sarebbe neanche di cittadinanza nigeriana. Infatti, l’uomo, in passato, sembra aver fornito diverse identità, almeno cinque. Dato che ha solo 24 anni, viene da chiedersi da quanto tempo è sul territorio italiano. E, cosa da tenere presente, per quale motivo sia ancora in Italia. Com mai non è stato ancora espulso? Sono domande lecite, per evitare che l’uomo ripeta le sue gesta criminali. E non è detto che la prossima volta, l’eventuale vittima sia così fortunata da trovare gli agenti della Polfer a salvarla. C’è da da aggiungere, infine, che durante il processo per direttissima, il 24enne non ha proferito parola, fino a condanna avvenuta.

Stazione Tiburtina: una lunga scia criminale

Il tentato stupro del 31 agosto è solo l’ultimo di una lunga scia criminale a Stazione Tiburtina. Il 27 agosto scorso, la Polfer ha infatti arrestato un 47enne italiano, per  violenza e minacce aggravate e possesso di oggetti atti ad offendere. Nello specifico, gli agenti sono intervenuti su richiesta del capotreno per la presenza di una persona molesta a bordo di un convoglio proveniente da Orte. Dalla descrizione fornita dal capotreno, i poliziotti hanno individuato immediatamente il 47enne, che all’atto del controllo ha mostrato da subito un atteggiamento ostile ed aggressivo. L’uomo, durante l’intervento, ha repentinamente estratto dai pantaloni un taglierino di grosse dimensioni cercando di colpire più volte gli agenti che sono riusciti ad evitare i colpi. Disarmato e bloccato, è stato accompagnato negli uffici di polizia.