Nomine alla Eur Spa, tra grillini e Pd volano gli stracci

Eur spa

“Eur S.p.A. nomina del nuovo CdA. Va in onda un’altra farsa. Dal Comune e dalla Regione viene offerto ai cittadini romani uno spettacolo indecoroso. Forza Italia ha già anticipato l’inciucio tra la Raggi e Zingaretti, preparato a tavolino per spartirsi i posti di Presidente e Amministratore delegato. Il primo di chiara osservanza grillina, l’altro molto vicino al Presidente della Regione Lazio. Sul palcoscenico della politica romana si consuma uno spettacolo surreale. La Raggi che pure aveva dato il proprio assenso al nome di Antonio Rosati, designato per la carica di Ad, all’improvviso cambia idea e fa votare il Comune contro l’indicazione, evidentemente prima concordata”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri, Commissario di Forza Italia per Roma Capitale.

Eur Spa, grillini e Pd sul piede di guerra

Che aggiunge: “Da questa vicenda risalta una realtà di intrighi che non ha nulla a che fare con la politica e che, ancora una volta, offende i romani che non riescono a risalire la china della crisi economica galoppante. C’è una città che brucia per precise responsabilità che riportano direttamente al Campidoglio. I ristoratori, gli albergatori, i commercianti sono sul piede di guerra per salvare le proprie aziende e i posti di lavoro. Inoltre si avverte la mancanza di un piano di sviluppo che faccia guardare lontano. Queste circostanze drammatiche consiglierebbero di mantenere atteggiamenti più discreti da parte di chi assolve a ruoli politici e amministrativi”.

Mentre l’economia affonda, Raggi e Zingaretti litigano

Gasparri incalza: “Invece la città intera deve assistere al lancio di accuse che dal Campidoglio giungono fino agli ambienti alti del Pd. Quello che accade a Roma in questi giorni è la rappresentazione indegna della gestione amministrativa. Sulla vicenda dell’Eur S.p.A., si è raggiunto un livello di bassezza senza precedenti. Grillini e Pd che fanno volare gli stracci di fronte a cittadini che giustamente scendono in piazza per manifestare dissenso e rabbia contro la coalizione governativa. Una vergogna”, conclude.