Non ce l’ha fatta Elena Baruti, la liceale investita sulla Nomentana

Non ce l’ha fatta Elena Baruti. La ragazza di appena 18 anni, studentessa al Liceo Giulio Cesare di Corso Trieste. Che venerdì sera era stata travolta da un’auto, mentre attraversava via Nomentana. All’altezza dell’incrocio con via di S. Agnese, dove la giovane abitava con la sua famiglia. A colpirla e a scaraventarla per terra, era stata un’Audi A1. E la situazione era apparsa subito gravissima. Nonostante il fatto che l’investitore si fosse fermato, tentando di prestare i primi soccorsi. Fino all’intervento dell’ambulanza del 118. Poi, la corsa disperata al Policlinico Umberto I, in terapia intensiva. Ma purtroppo, le lesioni riportate erano troppo profonde. E ieri sera, il cuore di Elena ha cessato di battere. Gettando nello sconforto la sua famiglia, e tutta la comunità scolastica. Che ha voluto ricordare questa ragazza solare, amata da tutti. E morta  in una maniera così assurda, quando davanti aveva tutta una vita da vivere.“ Lutto nella comunità liceale. Con immenso dolore e sgomento comunichiamo la prematura scomparsa della nostra carissima  alunna Elena Baruti. L’intera comunità  scolastica del Liceo Giulio Cesare si stringe con grandissimo affetto intorno  ai genitori e alla sorella Giulia, nostra ex alunna“.

Incrocio maledetto tra via Nomentana e viale Regina Margherita. Muore un ragazzo di 25 anni

La morte di Elena lascia sgomenti. Ma la Nomentana rimane una strada troppo pericolosa

La morte di Elena lascia sgomenti e senza parole. Adesso gli inquirenti dovranno verificare a che velocità andasse l’auto che ha investito la giovane liceale del Giulio Cesare. E se l’impatto sia avvenuto o meno sulle strisce pedonali. Oltre ovviamente a controllare i risultati dell’alcol test effettuato immediatamente sul guidatore. Ma via Nomentana resta una strada troppo pericolosa. Appena il gennaio scorso, era morto un altro ragazzo di 25 anni. All’altezza dell’incrocio maledetto con viale Regina Margherita. Dove negli ultimi anni, si erano verificati almeno altri due incidenti mortali. Colpa della velocità troppo elevata, ma anche del mancato rispetto del rosso e delle regole del codice. Oltre al fatto che le alberature troppo folte, alle volte nascondono addirittura le lanterne dei semafori. E che anche a causa dei lavori, alcuni attraversamenti pedonali non sono sufficientemente segnalati. Insomma, una situazione di pericolo che deve essere affrontata e risolta una volta per tutte. Anche per la presenza di tante scuole, con macchine in doppia fila. E genitori con bambini che attraversano mentre auto e moto sfrecciano sul lungo rettilineo. Maggiore illuminazione, dissuasori, attraversamenti pedonali ben fatti e visibili anche di notte. Qualunque sia la soluzione, va trovata al più presto. Per evitare di continuare a piangere troppi ragazzi, come Elena. Che su questo tratto di strada lasciano sull’asfalto le loro giovanissime vite.

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