Non chiudete la maternità ad Anzio. Il dolore di un’ostetrica
Non chiudete i reparti di ostetricia e di pediatria dell’ospedale di Anzio. È questo l’appello toccante di Martina Giusti, ostetrica che ad Anzio ha lavorato per una vita. E che ora non si rassegna che questa sia stata la sua ultima notte in questo ospedale. Strano destino quello della maternità e della pediatria dell’ospedale del litorale. Qualcuno dice che i reparti siano stati chiusi per l’emergenza legata al coronavirus. Ma non si capisce perché, dal momento che queste strutture non sono tra quelle autorizzate a trattare pazienti infetti da Covid 19. Per altri invece è una questione di numeri. Una volta eravamo un’eccellenza, prosegue la Giusti in un’intervista rilasciata all’Eco del litorale. Siamo arrivati ad essere uno degli ospedali che operavano meno parti con il cesareo. E tantissime mamme di un tempo ancora ci portano nel cuore e ci ringraziano. Poi è vero, le nascite sono calate ma vale per tutti. E ultimamente la situazione si era invertita.
Non posso credere che la maternità ad Anzio chiuda. Martina Giusti lancia il suo appello
Non posso credere che questa sia la mia ultima notte in questo reparto e in questo ospedale. E che la maternità ad Anzio non esista più. Abbiamo fatto partorire generazioni di mamme che ancora ci ringraziano. Sempre in modo naturale, ricorrendo pochissimo al cesareo. Spero davvero che si tratti solo di un arrivederci, che finita l’emergenza il reparto di ostetricia e pediatria possa riaprire. È vero, i numeri delle nascite non erano più quelli di un tempo. Come ovunque in Italia. Ma la tendenza si stava invertendo, perché tante bambine nate qui sono diventate donne. E per mettere alla luce i loro figli hanno deciso di ritornare ad Anzio, dove avevano partorito le loro mamme. Ora tutto questo non sarà più possibile e non capisco il perché. Questa l’amarezza di Martina Giusti, ostetrica di lungo corso che ha aiutato negli anni centinaia di mamme a partorire. Proprio qui ad Anzio, nel reparto che ora viene chiuso. Ma perché?
Righini (FDI) follia chiusure maternità a Velletri e Anzio Nettuno
Sulla chiusura di ostetricia e pediatria ad Anzio Nettuno e a Velletri è scontro politico
Ed è scontro politico sulla chiusura dei reparti di ostetricia e di pediatria di Anzio Nettuno e di Velletri. Tutto andrà direttamente al grande ospedale dei Castelli, che però ora è anche un centro per la cura dei malati infetti da coronavirus. Possibile che in piena pandemia chiudere le maternità di ospedali testati e sicuri fosse una assoluta priorità? E su questo dubbio si innesta lo scontro politico. Il consigliere di Fratelli d’Italia Giancarlo Rignini ha chiesto ai vertici della ASL e all’assessore alla sanità D’Amato di riferire in commissione sui reali motivi di questa scelta. Il timore dell’opposizione è che si voglia sfruttare l’emergenza Covid 19 per rimettere le mani pesantemente su tutto l’assetto della sanità laziale. In perfetta solitudine, scavalcando il consiglio che in queste settimane non è convocato. Ma Roghini e Fratelli d’Italia non mollano, ed esigono risposte subito. Perché eventuali forzature in piena emergenza come siamo oggi sarebbero se possibile ancora più gravi.