Non è Rieti né Narni: il centro d’Italia è a Roma, a Torre Spaccata!

Altro che Rieti, Narni o Foligno. Il centro geografico dell’Italia si trova in una via di periferia romana: via Marcio Rutilio, nel quartiere Torre Spaccata. A rivelarlo non è una leggenda metropolitana, ma uno studio accurato condotto dal geografo Giuseppe Angeletti, che ha calcolato il punto esatto applicando il principio del baricentro all’intero territorio italiano, includendo anche Sicilia e Sardegna. Il risultato? Il cuore fisico del nostro Paese batte a Roma Est.
In quel tratto d’asfalto oggi c’è un piccolo quadrato con una scritta chiara: “CENTRO ITALIA ROMA”. Un segnale semplice, ma potentissimo, che ridisegna la geografia mentale degli italiani. Finora, infatti, erano altre le città che si contendevano il titolo di centro d’Italia, basandosi su tradizioni o interpretazioni simboliche. Questa volta però, a parlare sono i dati GIS (Geographic Information System), strumenti scientifici che non lasciano spazio a dubbi.

Il “centro” che non ti aspetti è in periferia, a Torre Spaccata
Il dato geografico è solo l’inizio. A colpire è soprattutto il valore simbolico di questa scoperta. Torre Spaccata, quartiere nato tra gli anni Cinquanta e Sessanta come zona residenziale popolare, spesso dimenticato o stigmatizzato, si ritrova ora protagonista in un racconto nazionale. Il centro non è più al centro, ma in periferia. È un cambio di prospettiva forte, che costringe a rivedere l’idea stessa di margine urbano.
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Negli ultimi anni Torre Spaccata ha conosciuto un lento ma costante processo di riqualificazione. La linea C della metropolitana ha ridato centralità al quartiere, e ora questa scoperta aggiunge un tassello importante al suo riscatto. Un punto di partenza per raccontare un’altra Roma, quella meno turistica ma più autentica, fatta di quartieri veri, con storie vere.
Chi passa oggi da via Marcio Rutilio, magari per caso, si trova davanti a un piccolo segno sull’asfalto. Ma quel segno dice molto: l’Italia si regge in equilibrio proprio qui.