Non rallenta il coronavirus: altri 15mila contagi e 251 morti. Si avvicina la zona arancione

Coronavirus sempre stabile, continua a spazzare l’Italia. Sono 14.931 i contagi da coronavirus in Italia oggi, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile pubblicato dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 251 morti, che portano il totale a 95.486 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di covid-19. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 306.078 tamponi, con l’indice di positività che è al 4,9%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono ancora 2.063 (+4 da ieri).
Nel Lazio altri 32 morti
“Oggi su oltre 12mila tamponi nel Lazio (+202) e quasi 19mila antigenici per un totale di oltre 31mila test, si registrano 921 casi positivi (-69 rispetto a ieri), 32 i decessi (-6) e +1.051 i guariti. Diminuiscono i casi, i decessi, i ricoveri e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 7%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende sotto al 3%. I casi a Roma città scendono sotto quota 400”. Lo riferisce l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, al termine della consueta videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19.

Medici, è strage senza fine: sono 326 i morti
Intanto salgono a 326 i medici morti in Italia durante la pandemia di Covid-19. Vincenzo Di Benedetto, medico di famiglia, è l’ultima vittima ricordata nell”elenco caduti’ aggiornato dalla Fnomceo, Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri. Intanto Italia zona arancione per contrastare le varianti covid e arginare la diffusione del contagio. E’ l’ipotesi che i governatori delle regioni potrebbero discutere oggi e trasformare in proposta da sottoporre al governo. Si avvicina il 25 febbraio, quando scadrà il divieto di spostamenti tra le regioni. Se la proroga del divieto appare scontata, è da definire la forma che verrà adottata per varare le misure.
Bonaccini: superare il sistema dei colori
“Valutazione dell’attuale sistema di regole per la gestione ed il contenimento della pandemia in vista dell’adozione del prossimo Dpcm” è il tema all’ordine del giorno della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome convocata in seduta straordinaria. “Quando si richiama il lockdown viene in mente qualcosa che non è percorribile, il lockdown che ci fu lo scorso anno teneva chiuso tutto nel Paese. Io mi interrogo solo se questo tema delle fasce colorate. Alla luce delle varianti che stanno cominciando a circolare e a far peggiorare, quasi in tutto il territorio nazionale, i parametri, non abbia qualche pecca”, ha detto ieri il presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. Evidenziando la necessità di un superamento del sistema che suddivide le regioni in zona rossa, zona arancione, zona gialla e zona bianca.
Domani intanto entrano ufficialmente in zona arancione Campania, Emilia Romagna e Molise con misure e regole più severe -per spostamenti, scuola, bar e ristoranti- sulla base degli ultimi dati. L’Umbria, pure in zona arancione, con un’ordinanza regionale decreta la zona rossa nella provincia di Perugia.